LNews-UNIVERSITA’, DA REGIONE LOMBARDIA I CRITERI PER FINANZIARE IL SOSTEGNO ALLE INFRASTRUTTURE DI RICERCA

FONDI FESR PER 50 MILIONI, CONTRIBUTI FINO A 5 MILIONI

OBIETTIVO È FAVORIRE IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

(LNews – Milano, 13 mag) La Giunta di Regione Lombardia ha fissato le regole per selezionare e finanziare le migliori infrastrutture di ricerca che verranno proposte dalle università lombarde, sia pubbliche sia private, e che saranno in grado di creare un ponte tra sistema della ricerca e imprese. La selezione verrà realizzata tramite un bando​ (la pubblicazione è prevista entro giugno), di cui sono stati approvati i criteri.

LA DOTAZIONE FINANZIARIA – Nello specifico, la misura  approvata è ‘Infrastrutture di Ricerca per il Trasferimento Tecnologico’ e ha una dotazione di 50 milioni di euro per contributi a fondo perduto, a valere sull’azione 1.1.2. ‘Sostegno al trasferimento tecnologico tra mondo della ricerca e delle imprese lombarde’ del programma regionale FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) Lombardia 2021-2027.

STIMOLARE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO – Questa nuova misura, la prima dedicata esclusivamente agli atenei con risorse FESR e fortemente voluta dalla Direzione Generale ‘Università Ricerca Innovazione’ di Regione Lombardia, è nata per sostenere investimenti per l’ammodernamento o la creazione di infrastrutture di ricerca del sistema universitario aperte alle imprese. In questo modo si vuole stimolare il trasferimento tecnologico, promuovendo e consolidando la collaborazione tra accademia e aziende, in particolare PMI. L’obiettivo strategico complessivo è quello di rafforzare la competitività del territorio lombardo grazie ai servizi sempre più avanzati e in linea con i fabbisogni di ricerca e di innovazione delle imprese che gli atenei saranno in grado di offrire.

DAL TOUR ATENEI AI CIRTERI DEL FUTURO BANDO – La delibera di Giunta 4262 dello scorso 30 aprile rappresenta la fase attuativa del percorso di ascolto, iniziato lo scorso anno dalla Direzione Generale ‘Università Ricerca Innovazione’ per raccogliere i fabbisogni in ambito infrastrutture espressi dalle università. Prima tappa di questo iter è stato  il Tour Atenei, realizzato dall’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi. Un secondo importante step è stata poi la manifestazione di interesse, alla quale hanno partecipato gli atenei che hanno sede in Lombardia. Con l’approvazione dei criteri del futuro bando, ora le università lombarde hanno a disposizione tutti gli elementi per definire i progetti da candidare alla selezione che verrà lanciata da Regione tramite un apposito bando a graduatoria.

I CRITERI DEL BANDO – Il futuro bando premierà in modo particolare gli aspetti di innovazione e di impatto potenziale sulla competitività delle PMI e sul sistema della ricerca. Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’uguaglianza di genere verranno valorizzate con un punteggio aggiuntivo.

ESEMPI DI INFRASTRUTTURE SEGNALATE NELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE – Tra le infrastrutture già segnalate come necessarie dagli atenei nelle risposte alla manifestazione di interesse ci sono, ad esempio, laboratori per lo studio dell’invecchiamento e per la produzione di terapie avanzate; simulatori dinamici per la guida di aeromobili o per la gestione di linee manifatturiere; progetti di Space Economy; grandi strumentazioni per applicare le nuove scoperte in ambito di Intelligenza Artificiale. Le infrastrutture proposte dovranno essere pensate nell’ottica di un trasferimento delle conoscenze dall’accademia alle piccole e medie imprese.

GLI IMPORTI DEI CONTRIBUTI E I DUE MASSIMALI PER L’AGEVOLAZIONE – Ciascuna università potrà presentare fino a 3 progetti, purché con un importo minimo di spese ammissibili di 500 mila euro ciascuno. Un importante elemento di novità è la presenza di due diversi ‘massimali’ di agevolazione, a seconda del livello di attività economica. Nello specifico, le infrastrutture legate ad attività prevalentemente ‘non economiche’ (dunque senza scopo di lucro) potranno vedersi riconosciuto l’80% delle spese, fino a un massimo di 3 milioni di euro; quelle legate ad attività prevalentemente ‘economiche’ potranno invece richiedere il rimborso del 50% delle spese, ma arrivare aun contributo massimo di 5 milioni di euro.

I RIMBORSI AMMESSI – Regione Lombardia rimborserà le spese per investimenti materiali e immateriali strettamente correlate alla creazione o all’ammodernamento dell’infrastruttura di ricerca, quali ad esempio l’acquisto di nuova strumentazione e i lavori correlati per l’installazione e/o l’acquisto di software o di licenze d’uso per software. Solo nel caso di progetti di infrastruttura ‘non economica’, potranno essere rimborsate anche le spese di personale, fino a un tetto del 20%. Non saranno invece ammessi in ogni caso progetti che prevedono la realizzazione di nuovi edifici e/o ristrutturazioni importanti.

CRITERI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI – I progetti dovranno essere realizzati entro 24 mesi, salvo eventuale proroga massima di 6 mesi. (LNews)

red

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