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Festival medioevo di Gubbio: Galli momento utile per studiare Longobardi

Festival medioevo di Gubbio

Assessore: tra le donne al centro anche la nostra Teodolinda

“Il Medioevo è un momento di passaggio tra l’evo antico e quello moderno, un periodo in cui sono presenti i Longobardi, che hanno dato il nome a questa nostra grande regione, e la regina Teodolinda, una campionessa di conversione al cristianesimo, simbolo delle donne cui è dedicato il Festival del Medioevo di Gubbio che sosteniamo come Regione”.
Così l’assessore alla Cultura e Autonomia di Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, durante la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione del ‘Festival del Medioevo’, che si svolgerà a Gubbio dal 25 al 29 settembre.

I presenti

Presenti alla conferenza stampa di vernissage del Festival, che avrà come tema ‘Donne, l’altro volto della storia’, il sindaco di Gubbio Filippo Maria Stirati; l’ideatore del Festival Federico Fioravanti; la professoressa Maria Teresa Fumagalli della Statale di Milano; il professor Giancarlo Pallavicini, presidente della Fondazione Pallavicini.

Festival ricco e di qualità

“Realizzare un Festival così ricco, con circa 100 eventi, e tutti di alto livello scientifico, – sottolinea l’assessore Galli – è segno di qualità e di rigore nell’organizzazione di un’iniziativa di promozione della conoscenza culturale di una fase decisiva della storia della civiltà europea occidentale”. “Possiamo dire – aggiunge – che anche ora noi stiamo vivendo un’epoca di passaggio”.

Centro studi longobardi partner

“Dentro questo momento di passaggio non tralasciamo di studiare il nostro passato – rimarca -, a partire dai Longobardi, per la promozione dei quali abbiamo, come Assessorato, rinnovato la convenzione con l’Università cattolica del Sacro Cuore per sostenere il Centro di Studi Longobardi, realtà partner di questo Festival”.

Occasione di studio

“Come Regione crediamo in questo prestigioso Festival – conclude Galli – e lo sosteniamo, consapevoli che rappresenti un sicuro momento di studio, di approfondimento e di conoscenza della storia del Medioevo, che non è affatto una stagione sconosciuta e lontana, con una luce speciale riservata all’altro volto della storia, qual è la donna”.

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