LNews-Foto/Video.FORMAZIONE, PRESIDENTE FONTANA: CREIAMO CONTESTO ATTRATTIVO PER TRATTENERE I TALENTI VALORIZZANDO COMPETENZE

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ASSESSORE TIRONI: AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE TRA PILASTRI NOSTRA STRATEGIA

SOTTOSEGRETARIO CATTANEO: DA 2 A 3,5 MILIARDI IN SETTE ANNI PER LE POLITICHE DI COESIONE

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(LNews – Milano, 26 feb) Nell’anno europeo delle competenze Regione Lombardia ha promosso una giornata di presentazione delle esperienze e di illustrazione delle proposte di lavoro innovative dedicate a questo tema.

In particolare, il dialogo e il confronto tra Istituzioni, associazioni di categoria, imprese, università e mondo della ricerca e dell’istruzione ha come obiettivo l’individuazione delle competenze necessarie per fronteggiare le trasformazioni dettate dal mutamento del mondo lavoro, al fine di rispondere alle esigenze delle imprese e creare attrattività per i territori.

In questo quadro, il momento di lavoro ha analizzato gli strumenti utili per certificare le competenze, l’importanza delle competenze avanzate legate anche all’uso dell’intelligenza artificiale, e quelle sulla sostenibilità che dovranno avere un ruolo trasversale.

“Le risorse comunitarie – ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – per sortire efficacia di intervento e virtuosa capacità di generare valore, necessitano di un territorio capace di declinare le scelte in maniera responsabile. Occorre valorizzare l’apporto delle imprese e dei partner sociali e locali per individuare i fabbisogni”.

“La chiave vincente, che è nel DNA di Regione Lombardia – ha continuato – risiede nella logica di condivisione di questa responsabilità a tutti i livelli, verticale e orizzontale, e stabilendo ordini di priorità”.

SUPERARE IL MISMATCH – “Diventa per noi doveroso – ha aggiunto – ragionare su formazione continua, mismatch fra domanda e offerta di forza lavoro qualificata e programmazione all’altezza delle aspettative imprenditoriali. Dobbiamo quindi andare oltre l’approccio di voler contrastare la fuga dei cervelli ‘trattenendo’ i giovani, e programmare, invece, un contesto che sia attrattivo di talenti e competenze anche acquisite altrove”.

Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, Adelina Dos Reis Capo Unità DG EMPL Commissione Europea, Santo Darko Grillo direttore generale INAPP e Coordinatore nazionale dell’anno europeo delle competenze, Mario Mezzanzanica direttore Dipartimento di Statistica dell’Università Bicocca, Francesco Baroni presidente Assolavoro, Lorenzo Maternini vicepresidente Talent Garden.

TRANSIZIONE, SFIDA E OPPORTUNITA’ – “La Lombardia – ha affermato l’assessore regionale all’Istruzione Formazione e Lavoro Simona Tironi – come molte altre Regioni europee, si trova di fronte a una serie di sfide senza precedenti. La transizione verso un’economia più sostenibile, digitale e inclusiva richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori della società: istituzioni, imprese, istruzione e formazione e cittadini”.
“Affinché questa transizione sia un’opportunità per tutti – ha detto ancora l’assessore – è fondamentale investire nelle persone, nella formazione e nello sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro”.

I PILASTRI DELLA STRATEGIA REGIONALE – “Formazione, valorizzazione delle competenze e aggiornamento professionale – ha spiegato Tironi – sono i pilastri della strategia regionale, che ha l’obiettivo di realizzare percorsi di formazione professionalizzante e politiche attive sempre più capaci di rispondere ai fenomeni di mismatch. Per questo Regione Lombardia ha attivato azioni che permettono di intercettare i soggetti inattivi e di realizzare misure volte all’orientamento e accompagnamento al lavoro”.

“Siamo a metà del periodo di programmazione 2021-2027 – ha evidenziato Raffaele Cattaneo, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee – ed è proprio quest’ anno che si comincia a discutere il futuro delle politiche di coesione. Purtroppo, in Europa tira un’aria di ricentralizzazione delle risorse sulle politiche gestite dagli Stati nazionali e non su quelle gestite dalle regioni e dai territori, come invece sono le politiche di coesione, tra cui il Fondo Sociale Europeo, che è uno dei pilastri”.

“La Lombardia è dunque impegnata per difendere queste risorse: ricordo che – ha chiarito – siamo passati da 2 miliardi a 3,5 miliardi in sette anni per le politiche di coesione. Ciò è importante anche per difendere il modello lombardo di formazione e lavoro, basato sul principio di sussidiarietà, grazie al quale sono nate tante realtà in questi anni che hanno fornito un servizio concreto, con politiche attive davvero efficaci e con la possibilità di riqualificare i percorsi professionali di molte persone, che hanno potuto usufruire dei nostri percorsi di formazione, finanziati in parte con il Fondo Sociale Europeo”.

ATTENZIONE, SU QUESTO ARGOMENTO E’ DISPONIBILE UN FILE VIDEO PRE-MONTATO, LIBERO DA DIRITTI, SCARICABILE GRATUITAMENTE AL SEGUENTE LINK: https://we.tl/t-YfoI4v5uJi

CONTIENE INTERVISTE A:

– SIMONA TIRONI, ASSESSORE REGIONALE ALL’ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO;

– RAFFAELE CATTANEO, SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DI REGIONE LOMBARDIA CON DELEGA ALLE RELAZIONI INTERNAZIONALI ED EUROPEE. (LNews)

ben/mog

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