La donazione multiorgano da donatore a cuore fermo, resa possibile grazie alla collaborazione tra Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e ASST dei Santi Paolo e Carlo, ha permesso di prelevare il cuore e successivamente di trapiantarlo in un paziente 50enne affetto da uno scompenso cardiaco acuto grave e irreversibile tanto da necessitare il supporto cardiocircolatorio extracorporeo per restare in vita.

Per lui non restava che un’unica strada percorribile: la sostituzione del cuore malato.

Al San Matteo di Pavia è la prima volta che si esegue un trapianto usando un cuore che è stato in arresto per 40 minuti, rivalutato in circolazione extracorporea, una tecnica che consente di facilitare la ripresa dell’organo e di salvaguardarne la funzionalità, e poi trapiantato.

In tutta Italia, ad oggi, sono poco più di una ventina gli interventi di questo tipo e rappresentano una frontiera trapiantologica valida che permette di accrescere il numero delle donazioni, utilizzando organi che, altrimenti, andrebbero persi.

Complimenti a tutti l’equipe e buona vita a chi ha ricevuto un dono così prezioso!

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