Il presidente Fontana e l’assessore Sertori al Centro di Formazione ‘F. Bertazzoni’ di Gonzaga (MN)

(LNews – Gonzaga/MN 12 ott.) La scuola è riconosciuta dal 1972 come Centro di Formazione Professionale ed è finanziata da Regione Lombardia per lo svolgimento di corsi di formazione di qualifica, di corsi serali e di aggiornamento professionale per lavoratori. Dal 2002 ha l’accreditamento regionale per la Formazione Professionale e nel 2003 viene trasformata in Fondazione. L’aspetto più rilevante consiste nel fatto che è socia del Centro Tecnologico Arti e Mestieri, una società consortile i cui Soci prevalenti sono Piccole e Medie Imprese del tessuto produttivo. L’obiettivo primario è la promozione della crescita e della competitività delle imprese attraverso l’offerta di servizi evoluti. Carlo e Stefano Bondioli sono membri del CdA del Centro Tecnologico. Bondioli e Pavesi spa, società leader nel settore delle macchine agricole, è un gruppo costituito da undici aziende produttive in Italia e nel mondo. La Scuola si rivolge a giovani in obbligo formativo che desiderano ottenere una preparazione idonea a un qualificato inserimento lavorativo; ad adulti occupati e disoccupati attraverso interventi di formazione continua e permanente con obiettivi di aggiornamento professionale e di crescita personale e culturale; ad apprendisti, secondo le normative che disciplinano l’apprendistato e secondo quanto previsto dalle disposizioni dell’Amministrazione Provinciale; ad allievi degli Istituti Comprensivi e delle Scuole Superiori, nonché adulti disoccupati per interventi di orientamento scolastico e professionale. I percorsi didattici coinvolgono anche giovani e adulti attraverso una formazione superiore e post diploma tesa al conseguimento di una preparazione professionale e di un inserimento lavorativo adeguati e anche le aziende, attraverso la progettazione e realizzazione di interventi formativi mirati al raggiungimento di competenze professionali elevate. “Un esempio virtuoso – ha sottolineato il presidente Fontana – in quanto dimostra come il rapporto diretto con il sistema produttivo del territorio sia utile per costruire percorsi didattici che forniscano agli studenti le skill utili per lavorare nelle aziende”. “In questo modo si supera il mismatch – ha proseguito – tra le figure ricercate dalle aziende che sono disposte ad assumere ma non trovano personale e i giovani che devono scegliere quale scuola frequentare con l’obiettivo di acquisire i requisiti per una loro immediata occupabilità”. (LNews)

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