La Giunta di Regione Lombardia ha approvato – su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco – un accordo di collaborazione con l‘Università degli Studi di Bergamo. L’obiettivo è definire percorsi di ricerca applicata nel settore edilizio volti a individuare metodi integrati di ‘Life Cycle Thinking’ (LCt). Questo approccio valuta l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. In particolare, si vuole favorire la transizione ecologica in questo comparto. Tra i focus la necessità di integrare, in un’ottica di sostenibilità, anche performance strutturali legate alla sicurezza degli edifici, tra cui il rischio sismico.
Maione: con accorso Lombardia-Università di Bergamo promuoviamo economia circolare
“Come delineato dalla prima legge regionale sul clima recentemente approvata dal Consiglio regionale della Lombardia – ha sottolineato Maione – l’edilizia rappresenta un settore chiave per la transizione ecologica. Con questo accordo, sosteniamo progetti per ridurre l’impronta carbonica del nostro patrimonio edilizio e per promuovere l’economia circolare. È un investimento nella ricerca e nell’innovazione. Si rafforza non solo il legame con le eccellenze accademiche del nostro territorio, come l’Università di Bergamo, ma si pongono anche le basi per un futuro sostenibile.”
Franco: edilizia pubblica sia protagonista di transizione green
“Integrare il ‘Life Cycle Thinking’ nella progettazione – ha precisato l’assessore Franco – significa costruire edifici più efficienti, sicuri, e con un impatto ambientale ridotto. Questo accordo è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia e Università di Bergamo. È una sinergia che ha già dato prova di efficacia con il recente avvio del cantiere per il campus Montelungo Colleoni. Grazie alla formazione universitaria di nuovi professionisti, l’edilizia pubblica e sociale potrà diventare protagonista della transizione ecologica. Al centro di questa visione ci sarà un modello abitativo adatto alle nuove esigenze del territorio”.
Cosa prevede l’accordo Regione Lombardia-Università di Bergamo
L’intesa ha un valore complessivo di 97.740 di euro stanziati da Regione Lombardia e distribuiti nel triennio 2025-2027. E’ prevista l’attivazione di un percorso di ricerca avanzato che include anche una borsa di dottorato.
Nello specifico, gli obiettivi dell’accordo sono: promuovere la neutralità carbonica e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici; incentivare l’efficientamento energetico e la diversificazione delle fonti energetiche nel settore delle costruzioni. A questi si aggiungono la necessità di sviluppare un’economia circolare a livello territoriale; di diffondere l’educazione ambientale e la cultura della sostenibilità tra cittadini, imprese e istituzioni; e di creare un benchmarking regionale per gli impatti ambientali degli edifici.
Nuove strategie di progettazione green
Regione Lombardia e l’Università di Bergamo lavoreranno anche per creare nuove strategie di progettazione. Questo significa che gli edifici saranno pensati per essere: circolari, (facili da smontare, in modo che i materiali possano essere riutilizzati o riciclati); adattabili (così da potersi adeguare a usi diversi nel tempo); durevoli (costruiti con materiali resistenti per durare a lungo); riparabili (facili da mantenere e riparare, per prolungarne la vita utile); resistenti ai danni (progettati per limitare e controllare i danni in caso di eventi estremi come terremoti o alluvioni).