LNews-BRESCIA. ‘L’IMPRESA OLTRE L’IMPRESA’/3,I PREMIATI: ANTARES VISION SPA, ACQUE BRESCIANE, CMC INDUSTRIES, FERALPI GROUP SPA E STREPARAVA SPA

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(LNews – Milano, 10 giu) Nella provincia di Brescia sono sei le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento: Antares Vision spa di Travagliato, Acque Bresciane, CMC Industries di Cazzago San Martino, Lm Medical Division, Feralpi Group spa di Lonato del Garda e Streparava spa di Adro.

IL GRUPPO ANTARES VISION – Società quotata da aprile 2019 su AIM Italia, Antares Vision garantisce la protezione di prodotti, persone e brand lungo il loro ciclo di vita, attraverso sistemi di ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciatura per l’anticontraffazione e il controllo della filiera, strumenti di gestione intelligente dei dati per l’efficienza produttiva e il coinvolgimento del consumatore, in tutti i settori industriali più¹ esigenti, dal farmaceutico ai dispositivi biomedicali, dal food al beverage, dal cosmetico al fashion. Antares Vision raggiunge oltre 60 Paesi nel mondo con soluzioni complete e flessibili, hardware e software, e relativi servizi: può contare su 5 sedi in Italia, 15 filiali estere, 1 Centro di Innovazione e Ricerca, oltre a una rete di oltre 30 partners in tutto il mondo. Con 20 anni di esperienza nelle tecnologie di visione, Antares Vision è fornitore di 10 delle 20 principali aziende farmaceutiche mondiali. Per maggiori informazioni: www.antaresvision.com.

IL PROGETTO – Il portale anti Covid-19, denominato Track My Health, è un vero e proprio steward elettronico che automatizzato e certifica gli ingressi, permettendo la gestione in sicurezza di allarmi e anomalie del personale adeguato. Il portale integra infatti: il controllo della mascherina facciale e della temperatura corporea; una piattaforma software PSIM per collegamento con un istituto di vigilanza privato o una control room locale, compreso lo storico dei dati secondo le norme Gdpr; un sistema 3D di conteggio persone; una telecamera per ripresa delle fasi di ingresso di ogni singolo visitatore; un videocitofono per assistenza da remoto; un lettore badge o di certificati Bluetooth; le telecamere anti-scavalcamento; il comando di un tornello/cancello di entrata. Il portale è una prova di scimmia: gestisce cioè eventualipiggy back (trasporto sulla schiena) per passaggi doppi, lo scavalcamento del portale ai suoi lati, anomalie e allarmi: In caso di un allarme è necessario infatti una gestione secondo le procedure adeguate. E cioè: a) citofono per dialogo, b) eventuale intervento di sorveglianza privata già formato e assicurato al riguardo, c) storage della documentazione ei relativi dati anomali da conservare in caso di controlli e ispezioni. L’approccio cross-technology di Antares Vision non considera la sicurezza come un semplice insieme di componenti, e permette di integrarsi, all’occorrenza, anche piattaforme software esistenti, in veste di unico responsabile e fornitore, per un’armonizzazione delle più diverse e articolate esigenze. Tutti i dati sono memorizzati, in locale sul dispositivo, oppure in remoto sulla piattaforma: in entrambi i casi sono predisposti per una facile fruizione, per consultazioni a posteriori, o per la generazione di report, anche in forma grafica. Inoltre sono archiviati in conformità alle direttive del Gdpr sulla Privacy, in forma criptata.

IL GRUPPO ACQUE BRESCIANE – Acque Bresciane è operativa da maggio 2017 per la gestione del servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni della provincia di Brescia, serve un bacino di utenza di circa 560.000 abitanti, in un territorio complessivo di 94 Comuni, e gestisce oltre 6.700 chilometri di condotte, tra reti idriche e fognarie. Si occupa di prelevare l’acqua dalle fonti di produzione, renderla potabile e distribuirla a tutte le utenze e, infine, restituirla pulita all’ambiente. Sostenibilità e innovazione sono le parole guida per Acque Bresciane. Gestire una delle risorse più preziose del pianeta è una missione che richiede passione e competenza unire alla volontà di migliorarsi e alla consapevolezza di essere protagonisti della sostenibilità.

IL PROGETTO – Il progetto ‘Archimede, la spinta dell’acqua’ si articola in una risposta rapida dei cantieri, pagamento dei fornitori e messa a disposizione di circa 300.000 euro di liquidità immediata ai Comuni al fine di aiutare le utenze in difficoltà durante il periodo Covid. In particolare, da fine lockdown ad inizio maggio, Acque Bresciane, in tempo record, ha riattivato tutti i cantieri precedentemente attivi nell’arco di tre settimane per un ammontare complessivo di circa 22 milioni di euro aderendo inoltre alla campagna di Confidustria Brescia #iopagoifornitori per rispettare gli impegni. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha messo a disposizione 300.000 euro in forma di liberalità riconosciuta proporzionalmente ai Comuni per il quale gestisce il servizio acquedotto, per dare una mano al territorio attraverso il coinvolgimento attivo degli Enti locali nell’individuazione degli utenti meritevoli di un aiuto. Questo si aggiunge a quanto già in essere con il bonus idrico 2019. Tale implementazione economica non è un’integrazione del Bonus idrico, che di per sé segue tutto un suo iter ben definito da Arera e che sarà, in questo 2020, triplicato proprio seguendo le nuove direttive, e consenti ai Comuni di ampliare la platea dei beneficiari laddove riscontrassero zone di disagio non solo nelle utenze di tipo domestico. Acque Bresciane ha scelto la sostenibilità come faro delle azioni, convinti che non ci possa essere ambientale senza sostenibilità sociale. Questo si aggiunge a quanto già in essere con il bonus idrico 2019. Tale implementazione economica non è un’integrazione del Bonus idrico, che di per sé segue tutto un suo iter ben definito da Arera e che sarà, in questo 2020, triplicato proprio seguendo le nuove direttive, e consenti ai Comuni di ampliare la platea dei beneficiari laddove riscontrassero zone di disagio non solo nelle utenze di tipo domestico. Acque Bresciane ha scelto la sostenibilità come faro delle azioni, convinti che non ci possa essere ambientale senza sostenibilità sociale. Questo si aggiunge a quanto già in essere con il bonus idrico 2019. Tale implementazione economica non è un’integrazione del Bonus idrico, che di per sé segue tutto un suo iter ben definito da Arera e che sarà, in questo 2020, triplicato proprio seguendo le nuove direttive, e consenti ai Comuni di ampliare la platea dei beneficiari laddove riscontrassero zone di disagio non solo nelle utenze di tipo domestico. Acque Bresciane ha scelto la sostenibilità come faro delle azioni, convinti che non ci possa essere ambientale senza sostenibilità sociale. e consente ai Comuni di ampliare la platea dei beneficiari laddove riscontrassero zone di disagio non solo nelle utenze di tipo domestico. Acque Bresciane ha scelto la sostenibilità come faro delle azioni, convinti che non ci possa essere ambientale senza sostenibilità sociale. e consente ai Comuni di ampliare la platea dei beneficiari laddove riscontrassero zone di disagio non solo nelle utenze di tipo domestico. Acque Bresciane ha scelto la sostenibilità come faro delle azioni, convinti che non ci possa essere ambientale senza sostenibilità sociale.

LM MEDICAL DIVISION – LM Medical Division è azienda leader, da oltre 30 anni opera nella produzione di unità di alimentazione ad uso medico per il teatro operatorio, per la degenza e per la gestione dei pazienti in terapia intensiva. Design, qualità, puntualità, sono i capisaldi che la rendono famosa in tutto il mondo nonché uno dei player più ricercati a livello internazionale per il completamento degli impianti tecnici rivolti al personale medico e ai degenti nei diversi reparti ospedalieri.

IL PROGETTO – Lm Medical Division prima dell’emergenza Covid vedeva il processo di manifattura a partire dalla progettazione dei prodotti stessi in funzione delle esigenze del cliente, la produzione in casa di alcune parti metalliche 8strtture primarie in profilati di alluminio estruso, la produzione di parti metalliche più complesse (parti strutturali dei bracci motorizzati, precisione giunti metallici) presso una rete di subfornitori, montaggio finale in postazioni fisse. Durante l’emergenza ha contribuito al mantenimento della produzione per non sguarnire la filiera.

CMC INDUSTRIES (Cazzago San Martino) – CMC Industries è un’azienda italiana specializzata in soluzioni di trasporto innovative per le industrie avicole e logistiche. Leader mondiale nel carico automatico di polli e tacchini, CMC Industries ha fatto leva su quasi cinquant’anni di esperienza nella progettazione e costruzione di macchine e sistemi di trasporto automatico a nastro, applicandola per trovare le migliori soluzioni innovative per il settore intralogistico. A oggi, CMC si presenta come un’azienda così strutturata, includente due divisioni indipendenti e indipendenti, grazie alle quali si è in grado di esportare in tutto il mondo oltre l’ottanta per cento della produzione, garantendo all’

IL PROGETTO – CMC Industries, a seguito delle normative entrate in vigore durante la pandemia, in primis ha riorganizzato l’intera struttura fisica aziendale, prendere ancor più rigidi provvedimenti in merito a sicurezza e igiene dei propri ambienti rispetto alle già stringenti regole imposte dal Governo , garantendo dunque maggior spazi, e pianificando sanificazioni giornaliere degli uffici e del reparto produttivo. Inoltre, è stata istituita una ‘task force’ grazie alla quale sono state implementate procedure e soluzioni tecnologie per limitare il rischio di contagio da Covid-19. CMC Industries ha fissato al primo posto la continuità della propria attività e per poter raggiungere questo obiettivo, si è focalizzata sui rapporti con fornitori e clienti, elementi chiave della propria catena del valore. Per quanto riguarda i fornitori, CMC Industries ha permesso a tutti i suoi partner di poter continuare il rapporto di fornitura senza subire qualsiasi crescita produttiva, richiedendo ove necessario lavorare in surroga Inoltre, l’azienda è soggetta a costi di pagamento anticipati da parte di ogni fornitore, in modo da poter sostenere economicamente e in via preventiva eventuali costi derivanti da ordini di acquisto da CMC Industries. Dovendo garantire un’esportazione rapido ed efficiente come standard e, al tempo stesso stesso, mantenere alti standard qualitativi per i propri clienti, l’azienda deve supportare anche un ampliamento del portfolio di fornitori, soprattutto in ambito logistico. Infine, per far fronte alla tendenza di clienti esteri orientati sempre più ad acquisti in Italia causa limitazione delle tendenze, CMC Industries si è offerto in prima persona garantendo servizi di vendita e post-vendita ancora più specializzati ed accurati per i propri clienti. Il sommarsi di tutte necessità ha portato l’azienda queste continuare nel percorso di crescita in termini di assunzioni che non si è mai fermato.

FERALPI (Lonato del Garda) – Il Gruppo Feralpi è tra i principali produttori siderurgici in Europa ed è specializzato nella produzione di acciai destinati sia all’edilizia sia ad applicazioni speciali. Dalla capogruppo Feralpi Siderurgica, fondata nel 1968 a Lonato del Garda (Brescia), un percorso di crescita ha dato vita ad un Gruppo internazionale, diversificato e verticalizzato a monte ea valle della filiera produttiva e di commercializzazione. La missione che propone Feralpi non è soltanto quella di produrre i migliori acciai per l’edilizia, ma di farlo nel modo più sostenibile possibile, ovvero abbattendo i consumi e le si emissioni utilizzando le migliori tecnologie disponibili, oppure brevettandone di nuove grazie ad un’ intensa attività interna di innovazione e ricerca.

IL PROGETTO – Dopo l’insorgere dei primi focola in Lombardia e la dichiarazione dello stato di emergenza nel nostro Paese, il Gruppo Feralpi ha numerose iniziative per gestire e la salute psico-fisica dei propri dipendenti per tutto il dell’emergenza. Dalla tempestiva costituzione delle task force alle campagne di comunicazione ed esterna per informare correttamente e contrastare le fake news, fino alla definizione di un protocollo interno, antecedente a quello ministeriale, sviluppato grazie al coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che ha fatto da apripista tra le aziende del manifatturiero locale. Tra le numerose iniziative emergono poi la continuità del supporto sanitario centrale sempre attivo per la gestione dei casi positivi, lo sportello psicologico per i dipendenti,

STREPARAVA SPA (Adro) – ‘Siamo una famiglia dal 1951’, un motto che davvero rappresenta lo spirito dell’azienda Streparava: l’attenzione al benessere dei propri dipendenti. La storia dell’azienda inizia in una piccola chiesa sconsacrata con la produzione di viti e bulloni conto terzi, per poi ampliarsi velocemente nell’attività delle lavorazioni meccaniche, della realizzazione di macchine utensili e dello stampaggio a caldo dell’acciaio. Nel 1981 nasce il Gruppo Streparava. Da lì in poi, una crescita progressiva e costante porta il nostro Gruppo ad incorporare altre aziende, come Borroni e SPT, ad sedi operative in Spagna, India e Brasile, e ad essere riconosciuto come un partner affidabile e qualificato dalle maggiori case produttrici del avere settore automobilistico. Appassionati, ispirati, sostenibili: un team professionale globale riconosciuto come fornitore di soluzioni innovative chiave per la mobilità del futuro. La Streparava spa ha raggiunto i 213 milioni di euro di fatturato nel 2019 e conta circa 345 dipendenti.

IL PROGETTO – Avere già una soglia di attenzione più alta ha permesso all’azienda di poter essere maggiormente reattiva nel tutelare la salute dei propri collaboratori e, parallelamente, anche del business. Abbiamo preso in considerazione tutti gli stakeholder dell’azienda, dai dipendenti ai fornitori, dai clienti alle strutture sanitarie locali. Fin dal primo momento (23/02) si è costituito un comitato di prevenzione, composto da un comitato di prevenzione, che ha avuto lo scopo di salvaguardia a definire le politiche di salvaguardia dal Covid e le azioni di contenimento, in linea con quanto le autorità sanitarie disponevano di volta in volta. Da tutte le azioni messe in pista hanno seguito l’input della maggior sicurezza possibile rispetto al Coronavirus, cercando comunque di cogliere le opportunità che questo ‘ cigno nero’ ci poneva davanti: spinta all’innovazione, alla digitalizzazione ed al miglioramento della nostra capacità comunicativa. Possiamo distinguere le azioni in due tipologie: le azioni reattive alle crisi immediata e le azioni proattive di miglioramento. Azioni Reattive- Attivazione di protocolli di sicurezza completi ma funzionali alle attività; continuazione della mensa nella massima sicurezza; consegna di circa 5.000 flaconi individuali di igienizzante e di circa 85.000 mascherine; messaggio in protezione dei soggetti fragili; anticipo completo della cassa integrazione Covid e attivazione di un termoscanner per la temperatura corporea. E le azioni proattive, come la copertura assicurativa privata Covid per tutti i e somministrati. Nonché la partecipazione al progetto pilota dalla prefettura e Ats di Brescia (effettuati circa 1.100 sierologici e 560 tamponi su 429 persone) e il proseguimento della disponibilità dello smartworking. Pubblicazione di articoli specifici nel magazine aziendale su come affrontare al meglio il lockdown. E, per finire, la verifica approfondita del clima aziendale e l’approfondimento sulle possibilità di uno sportello psicologico. (LNews)

rft/ram

 

 

 

 

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