Vaccini per over 80, con due iniziative nel weekend di Pasqua e in quello successivo sarà completata la somministrazione con la prima dose in Lombardia.
Lo ha spiegato il responsabile della campagna vaccinale Guido Bertolaso, illustrando le previsioni per la vaccinazione riguardante le diverse fasce di età della popolazione, in una conferenza stampa con il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
Vaccini over 80, si chiude entro 11 aprile
“Gli over 80 che hanno aderito alla campagna – ha detto Bertolaso – saranno vaccinati entro l’11 aprile. Negli ultimi 4, 5 giorni sono 6.000 le persone di questa fascia che si sono iscritte e le stiamo inserendo nella programmazione: somministreremo 386.000 vaccini tra prime e seconde dosi, solo per gli over 80′.
“I vaccini – ha ricordato il commissario – che vengono forniti alla Lombardia rappresentano il 16% della distribuzione effettuata a livello nazionale; la media che ogni giorno somministriamo è pari al 21% del totale nazionale. In alcuni giorni anche un quarto della popolazione italiana”.
ll passaggio al programma di Poste italiane
“Ora sta per partire anche la campagna che abbiamo organizzato, a partire dalla fine di febbraio – ha ricordato Bertolaso – con il gruppo di lavoro tra noi e le Poste italiane. Il programma di prenotazione inizierà domani”.
“Sono 76 i centri vaccinali massivi – ha sottolineato Bertolaso – per 450 linee vaccinali che saranno attive dal 12 al 30 aprile. Una attività basata su programmazione dei vaccini che prevede 65 mila dosi come massima somministrazione giornaliera, suddivise tra le 50 mila di prima dose e le 15 mila di seconda. Dal 1° maggio, quando ci è stato assicurato che ci saranno forniture maggiori di vaccini, avremo pronte oltre 1000 linee vaccinali con una produzione quotidiana che supererà le 144 mila dosi al giorno; numeri prudenziali condivisi con lo staff dell’ufficio del commissario Figliuolo”.
Burocrazia da superare
“Non si perde tempo davanti all’infermiere ma se ne perde tanto nell’acquisizione del consenso informato e dell’anamnesi, la storia del paziente – ha rilevato Bertolaso -. Per ognuno dei tre vaccini attualmente disponibili sono 11 i fogli in totale da compilare, con tutte le domande sullo stato di salute. Undici fogli per 60 milioni di italiani sono 660 milioni di fogli di cui non conosciamo la destinazione. Per superare queste difficoltà con Poste Italiane il sistema sarà digitalizzato: non riusciremo a escludere tutta la carta, ma otterremo risultati importanti”.
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