Al via i lavori del nuovo Polo di Neuropsichiatria infantile della ASST Spedali Civili di Brescia. Alla posa della prima pietra hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, il direttore generale dell’ASST Spedali Civili di Brescia, Luigi Cajazzo, e il direttore sociosanitario, Enrico Burato. All’evento hanno preso parte anche gli assessori regionali Giorgio Maione (Ambiente e Clima) e Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro). Il termine dei lavori è previsto per la primavera del 2027.
Un investimento pari a 13 milioni di euro
Il progetto, interamente finanziato da Regione Lombardia con un investimento pari a 13 milioni di euro, prevede la realizzazione di una struttura sanitaria avanzata, destinata alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione dei disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva. L’intervento si configura come modello di riferimento a livello europeo, sia per l’impianto organizzativo e terapeutico sia per l’impostazione architettonica e ambientale. La nuova struttura sarà un polo integrato tra ospedale e territorio, concepito per garantire continuità assistenziale, prossimità, multidisciplinarietà e interventi personalizzati.
Il nuovo Polo di Neuropsichiatria infantile di Brescia prevede, tra gli altri, laboratori di realtà virtuale, spazi per la teleriabilitazione, ambienti per la terapia di gruppo, un giardino sensoriale, nonché spazi specifici dedicati al sostegno delle autonomie e all’integrazione familiare. Il nuovo edificio sarà realizzato secondo i criteri del Near Zero Energy Building, con un’impostazione energeticamente autosufficiente e un forte orientamento alla sostenibilità ambientale. L’intervento prevede la riqualificazione di circa 4.000 metri quadrati, con demolizione e ricostruzione di una parte dell’edificio attuale, e il consolidamento sismico del corpo a corte.
Le principali aree del Polo di Neuropsichiatria infantile di Brescia
Il progetto prevede cinque aree funzionali principali:
- un Polo per il Neurosviluppo, con servizi dedicati ai bambini da 0 a 5 anni, anche con disabilità complesse;
- laboratori per attività innovative, tra cui quelli per l’autonomia simulata, la teleriabilitazione, la neuropsicologia e la realtà virtuale;
- un Centro diurno per preadolescenti e adolescenti con disturbi del comportamento e della sfera psicopatologica;
- un Centro per i disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva, con attività ambulatoriali complesse e terapie di gruppo;
- un Polo adolescenti, con ambulatori e spazi per il lavoro integrato delle equipe multiprofessionali.
Fontana: progetto fondamentale perché risponde a bisogno crescente in Lombardia
“Questo progetto – ha detto il presidente Fontana – rappresenta un’autentica rivoluzione nel modo di concepire la cura, la diagnosi e la riabilitazione in ambito neuropsichiatrico e neurocognitivo. Questo nuovo polo, fortemente voluto da Regione Lombardia, sarà un esempio concreto di sanità di prossimità, moderna, umana, integrata nel territorio e nelle esigenze delle famiglie. Un luogo dove bambini, adolescenti e adulti troveranno percorsi terapeutici personalizzati, innovativi, e strutture all’avanguardia, pensate non solo per curare, ma per accogliere e accompagnare”.
“È un progetto fondamentale – ha proseguito – perché risponde a un bisogno reale e crescente: in tutta la Lombardia c’è una grande domanda di servizi di neuropsichiatria, e questo polo rappresenta una risposta concreta ed efficace. Con un investimento di 13 milioni di euro, dimostriamo ancora una volta che la salute mentale è una priorità e che la Lombardia intende essere punto di riferimento a livello nazionale ed europeo. È un grande passo avanti, concreto, verso una medicina sempre più vicina alla persona”.
Bertolaso: grande attenzione a chi rappresenta il nostro futuro
“Solitamente partecipo solo alle cerimonie di taglio del nastro e non a quelle di posa della prima pietra – ha detto l’assessore Bertolaso – perché purtroppo, in questo Paese, è difficile avere poi certezze sulla posa delle pietre successive. In questo caso invece sono certo che alla prima pietra seguirà tutto il resto, grazie al lavoro di tutti e alla competenza dei progettisti che hanno predisposto il progetto esecutivo, tra cui l’ingegnere Gian Michele Calvi che è una garanzia. Come Regione Lombardia abbiamo scelto di investire su un progetto che affronta una delle più grandi sfide del nostro tempo: la crescita, anche post-pandemia, dei disturbi neuropsichiatrici in bambini e adolescenti”.
“La struttura di via Nikolajewka – ha precisato Bertolaso – non sarà solo un centro sanitario. Sarà infatti anche un luogo accogliente, pensato a misura dei più fragili, integrato nel territorio, capace di offrire soluzioni concrete a bisogni complessi, senza spezzare i legami familiari ed educativi dei ragazzi. Un luogo dove la tecnologia, come la realtà virtuale e la teleriabilitazione si unisce alla relazione, attraverso percorsi personalizzati. Luogo in cui la sostenibilità ambientale cammina insieme all’innovazione clinica. È un esempio concreto di ciò che intendiamo quando parliamo di sanità del futuro: non più solo strutture, ma visioni integrate, capaci di prendersi cura della persona nella sua globalità. E in questo caso, con particolare attenzione a chi rappresenta il futuro stesso, i nostri bambini e ragazzi”.
Tironi: dalle idee ai fatti
“Ho seguito con grande attenzione l’evolversi di questa iniziativa – ha sottolineato l’assessore Tironi – sin dal suo avvio, in quanto impegnata in una serie di progetti e attività relative ai disturbi alimentari. Il fatto che oggi siamo passati ai fatti, tanto che questo centro di eccellenza dedicato ai bambini e alle persone più fragili ha ricevuto un consistente finanziamento da parte di Regione Lombardia ci riempie di orgoglio”.
Maione: un edificio all’avanguardia, in grado di autosostenersi a livello energetico
“Regione Lombardia – ha concluso l’assessore Maione – dimostra, ancora una volta, quanto sia prioritario investire nel futuro e nel benessere della società. Questa iniziativa, che mira a tutelare i nostri giovani attraverso servizi essenziali e altamente qualificati, è un chiaro segno di impegno e responsabilità. È la prova che, quando si tratta della salute dei nostri ragazzi, la Regione è in prima linea. Questo edificio sarà, inoltre, in grado di autosostenersi a livello energetico e sarà configurato come Near Energy Zero” .