Via libera all’albo dei centri antiviolenza della Lombardia. La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, di concerto con l’assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, al fine di assicurare la piena operatività dei centri antiviolenza e delle case rifugio ha approvato il provvedimento che istituisce l’albo dei centri antiviolenza (CAV) e delle case rifugio (CR).
L’intervento si attua in coerenza con le modifiche apportate dall’intesa Stato-Regioni del 14 settembre 2022 in relazione ai requisiti minimi di CAV e CR.
Albo dei centri antiviolenza della Lombardia
“Con l’istituzione dell’albo regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio – ha dichiarato l’assessore Lucchini – abbiamo definito al meglio i requisiti e le procedure di iscrizione, nonché le modalità di gestione dell’albo stesso. La previsione di un albo apposito si inserisce nell’ottica di rafforzamento di reti e di organismi di parità che operano a livello territoriale per il contrasto della violenza contro le donne”.
Una scelta, ha concluso Lucchini, “che consentirà un miglioramento della qualità degli interventi. Garantirà inoltre grande attenzione alla formazione degli operatori per mettere al centro di ogni azione la donna e i minori”.
“La presenza dei centri antiviolenza – ha detto La Russa – è fondamentale. Ricordo alcune cifre dell’Osservatorio regionale che danno l’idea del fenomeno: lo scorso anno, in Lombardia, le richieste sono aumentate di oltre il 13%. A chiedere aiuto sono soprattutto giovani donne, madri nella metà dei casi, che hanno subito maltrattamenti fisici o psicologici. La delibera approvata, pertanto, diventa un atto importante e segno di attenzione concreto nei confronti delle donne”.
Soggetti destinatari
Enti locali, enti pubblici e associazioni/organizzazioni iscritte al RUNTS che operano nel settore di sostegno e aiuto alle donne vittime di violenza.