Milano, con ambulatori al Mazzini sinergia tra ospedale, territori e cure

ambulatori quartiere Mazzini Milano
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Visita della vicepresidente Moratti e degli assessori Mattinzoli e De Corato

Prosegue il tour della vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti che, insieme agli assessori regionali Riccardo De Corato (Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione) e Alessandro Mattinzoli (Casa e Housing sociale), ha visitato gli ambulatori all’interno dei centri C.A.S.A. Aler in via Polesine, nel quartiere Mazzini a Milano.

Regione Lombardia con ASST Fatebenfratelli Sacco, ALER e Università degli Studi di Milano ha attivato gli Ambulatori Socio Sanitari Territoriali con l’obiettivo di garantire un’assistenza più vicina al cittadino.

Moratti: da esperimento a realtà

“Un progetto rivoluzionario per la sanità lombarda – ha spiegato la vicepresidente Moratti – partito in via sperimentale e che ora è realtà . Inoltre grazie all’ausilio della telemedicina, la struttura è in grado di prendere in carico i pazienti anche a domicilio, con gli evidenti vantaggi che ne derivano sia per l’utenza che per il servizio regionale”.

De Corato: servizi per i cittadini

“La presenza costante di Regione Lombardia sui territori – ha detto l’assessore De Corato – è fondamentale per assicurare ai cittadini i servizi. Gli ambulatori Aler oltre ad essere strutture sanitarie utili al quartiere sono anche dei presìdi di sicurezza”. L’assessore De Corato ha quindi chiosato sulla situazione delle case Aler di via Bolla: “Regione sta facendo la sua parte, adesso però è necessario che, chi ne ha competenza, provveda con gli sgomberi degli abusivi”.

Mattinzoli: progetto di grande valore

“Questi servizi rientrano in un progetto di grande valore – ha dichiaratoMattinzoli – da parte di Aler e da parte dell’Assessorato alla Casa c’è infatti la volontà di un nuovo Patto sociale, di un nuovo Patto per la casa. Non più intesa solo come quattro mura, ma come un insieme articolato su 3 aree di intervento. La prima è quella del presidio territoriale con i Community manager. La seconda, la promozione della salute di comunità che vuol dire anche prevenzione, attenzione e contrasto alla violenza domestica. La terza  è il presidio commerciale. Per noi è un grande investimento perché produce valore non solo nel presente, ma soprattutto nel futuro. Per una città che diventa così più vivibile ovunque”.

ambulatori sociosanitari quartiere MazziniSinergia perfetta

“Negli ambulatori sociosanitari situati nei condomini Aler – ha concluso Moratti – si realizza concretamente una sinergia tra ospedale, territori e cure domiciliari”.

Gli Infermieri di Famiglia e Comunità in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, garantiscono attività sia in ambulatorio che al domicilio in relazione ai bisogni socio-sanitarioassistenziali rilevati, tra cui presa in carico e monitoraggio di pazienti cronici/fragili; orientamento alla rete dei servizi territoriali e facilitazione all’accesso; prevenzione delle malattie croniche attraverso la promozione di corretti stili di vita e interventi di educazione sanitaria; controllo dei parametri vitali nell’ambito di un progetto strutturato o di presa in carico; somministrazione terapie intramuscolari, sottocutanee e infusionali; medicazioni semplici e avanzate; posizionamento/sostituzione e controllo di catetere vescicale; collaborazione alle campagne vaccinali; supporto alla telemedicina e altre prestazioni infermieristiche.

Presso l’ambulatorio è possibile accedere anche ad uno sportello di supporto psicologico e un servizio di fisioterapia.

ambulatori sociosanitari quartiere MazziniGli spazi Casa Aler coinvolgono diversi soggetti. Aler Milano è capofila insieme ad ASST Fatebenefratelli Sacco e due soggetti del terzo settore che si occupano di contrasto alla violenza domestica, Telefono Donna ed Ebano.

Il progetto prevede la presenza dell’infermiere di comunità, il telemonitoraggio e la telemedicina, con una parte dedicata all’aspetto di assistenza psicologica e psichiatrica ed infine l’inserimento di ambulatori medici di medicina generale.

 

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