“A partire dal 21 febbraio, con l’individuazione del primo caso accertato di coronavirus in Lombardia, la Protezione civile regionale ha effettuato instancabilmente la sua attività di supporto logistico, trasporto materiale, allestimenti di posti letto e di spazi triage, intensificando di ora in ora il suo sforzo a sostegno di tutte le popolazioni e i territori coinvolti nell’emergenza. Tanto più intensificheremo i nostri sforzi adesso, a seguito dell’emanazione del decreto governativo che ‘blinda’ di fatto la nostra regione limitando al massimo gli spostamenti all’interno del territorio regionale”. Così l’assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni, fa il punto sulle attività svolte fino a ora.
Costantemente al lavoro
“La Protezione civile regionale – ha aggiunto Foroni – è costantemente al lavoro per cercare di migliorare la situazione, in ogni ambito, come supporto al nostro sistema di Welfare sia al Dipartimento centrale. Siamo in stretto raccordo con i sistemi provinciali e con gli amministratori locali, facendo un grande lavoro di comunicazione con gli abitanti. Abbiamo, altresì, intensificato il supporto logistico in ogni campo. Grazie allo straordinario lavoro e all’abnegazione di circa 500 volontari”.
Le attività svolte
– supporto logistico ai Comuni dell’’area rossa’, da parte di volontariato locale (impiegati quasi 1.000 volontari in tutta l’area soggetta alle misure di protezione, nel periodo 22 febbraio-8 marzo);
– fornitura materiale e supporto logistico per l’allestimento di spazi per triage e alloggio personale sanitario. Attualmente la situazione è: allestimento e gestione, a cura delle province di Cremona, Bergamo, Brescia, Mantova, Monza Brianza e Pavia, di 11 punti triage negli ospedali di Bergamo, Crema, Cremona, Casalmaggiore, Brescia, Chiari, Iseo, Monza, Mantova, Borgo Mantovano, Stradella (ad oggi sono stati coinvolti più di 500 volontari);
– verifica della situazione (e successivo eventuale allestimento) per nuovi punti di triage campale negli ospedali di Alzano Lombardo, Edolo, Esine, Vigevano, Rozzano, a cura delle province di Bergamo, Brescia, Pavia e di Città Metropolitana di Milano;
– allestimento di circa 70 posti letto presso gli ospedali di Lodi, Sant’Angelo Lodigiano e Casalpusterlengo (con circa 40 volontari, di Colonna Mobile Regionale e della Provincia di Lodi), per il personale sanitario territoriale, e di 24 posti letto per il personale medio ed infermieristico dell’Esercito inviato a supporto, presso l’ospedale di Lodi (impiegati circa 20 volontari);
– allestimento di strutture di pre-triage per gli istituti carcerari. A partire dalla giornata del 01.03 sono stati installati 19 punti di pre-triage (impiegati circa 40 volontari);
– trasporto di materiali sanitari per la gestione dell’emergenza: a oggi Regione, tramite il sistema territoriale di Protezione civile, ha supportato le operazioni di recupero e consegna di tali materiali nei centri di stoccaggio e distribuzione, ai quali sono stati consegnati circa 540.000 pezzi.
Le attività
In dettaglio, per quanto concerne le attività effettuate dal sistema regionale di Protezione civile:
24 febbraio: ritiro e consegna di 15.000 tute ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
25 febbraio: ritiro e consegna di circa 1.000 mascherine a Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi (per ‘zona rossa‘);
26 febbraio: ritiro e consegna di circa 7.000 mascherine ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
27 febbraio: ritiro e consegna di circa 5.000 kit per tamponi ad Areu presso ospedale Niguarda Ca’ Granda; circa 25.000 mascherine a Centro Coordinamento Soccorsi di Lodi;
28 febbraio: ritiro e consegna di circa 1.500 mascherine, donate da Eni, presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
1 marzo: ritiro e consegna di circa 10.000 mascherine presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
2 marzo: trasporto e consegna di materiale sanitario presso ospedale Niguarda Ca’ Granda, ritiro di circa 6.000 mascherine e stoccaggio presso magazzino della Colonna Mobile Regionale;
3 marzo: trasporto e consegna di materiale sanitario presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
4 marzo: ritiro e consegna di 5.000 mascherine presso ospedale Niguarda Ca’ Granda;
5 marzo: ritiro e consegna di kit per analisi presso ospedali Niguarda Ca’ Granda, Sacco, Policlinico e Monza;
6 marzo: ritiro e consegna di mascherine al CCS di Lodi;
Magazzino centralizzato
Il sistema regionale di Protezione civile sta inoltre supportando Areu per l’organizzazione delle attività del magazzino centralizzato di materiale sanitario.
– verifica degli spazi ed allestimento delle strutture destinate alla quarantena: sono state avviate le attività di utilizzo del plesso di Baggio (circa 50 posti), mentre rimangono ancora in allestimento le strutture di Piacenza (circa 60 posti), e Linate (circa 50 posti). Tali attività vengono condotte in stretto raccordo con le Amministrazioni dello Stato e gli Enti territoriali coinvolti nelle attività di allestimento e gestione;
– supporto con personale volontario alla gestione del numero verde attivato da Regione per l’emergenza coronavirus (alla giornata odierna impiegati quasi 600 volontari);
– prosecuzione e incremento, a partire dal 5 marzo, delle procedure di sorveglianza sanitaria presso gli aeroporti, anche con sostituzione progressiva del volontariato delle organizzazioni di Protezione civile di livello nazionale con quello territoriale.
Tutte le attività logistiche sono coordinate dalla Protezione civile regionale, in stretto raccordo con i sistemi provinciali.
Stretta sinergia
Tutte le attività sinora attivate e gestite si sono svolte in sinergia con il sistema sanitario regionale, con il quale si definiscono, all’evolvere della situazione, la strategia di intervento a breve e medio termine e le azioni operative da portare avanti nell’ambito del quadro emergenziale. A livello nazionale, è assicurato il raccordo con i Ministeri competenti e con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, tramite quotidiani collegamenti (2 volte al giorno) con il Comitato Operativo di Protezione civile.
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