Galli: restituiamo a Lombardi un patrimonio inestimabile
“La cupola del sacello restaurata è un restauro importante per i Lombardi e per i cittadini milanesi, perché si tratta di restituire alla comunità milanese e lombarda un patrimonio di inestimabile valore”. Così ha commentato, a margine di un sopralluogo, l’assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, il restauro del mosaico della cupola del Sacello di San Vittore in Ciel d’oro, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano, che custodisce anche il più antico ‘ritratto’ del santo patrono della città.
Presenti la soprintendente alle Belle Arti Antonella Ranaldi, il responsabile dei Beni culturali della Diocesi di Milano Carlo Capponi, il direttore dei lavori Giorgio Ripa e la restauratrice
Claudia Tedeschi.
Sostegno significativo della Regione
Il restauro è parte di un intervento ampio, che riguarda i monumenti legati alla Milano di Ambrogio. “Regione Lombardia ci ha creduto – ha ricordato l’assessore – ed è intervenuta in modo significativo, finanziando più della metà del costo complessivo dell’intervento”.
Visite da metà agosto
A questo intervento di restauro, che sarà visibile ai Milanesi, ai Lombardi e ai turisti da metà agosto, si affiancano quelli che verranno realizzati nei mosaici presenti nelle basiliche di Sant’Ambrogio e San Lorenzo. Sono altresì previsti interventi per migliorare l’accessibilità di San Vittore. Con la realizzazione di percorsi per disabili motorii e la costruzione di un modello tattile del volto di Ambrogio per gli ipovedenti.
Attenzione al patrimonio ecclesiastico
“L’intervento di restauro fa parte di una linea che il mio Assessorato sta seguendo – ha spiegato Galli -, avere particolare attenzione nei confronti del patrimonio ecclesiastico”. “Un patrimonio – ha aggiunto – che appartiene alla cultura e all’identità di questa regione, ma che versa, sovente, in stato di trascuratezza”. “Per questo motivo – ha concluso l’assessore – abbiamo costruito, come Regione, un bando specificatamente destinato alle ristrutturazioni ecclesiastiche, perché rappresentano un patrimonio dell’intera comunità lombarda”.