Incidenti lavoro, Dg Welfare: in 2023 meno infortuni mortali, più controlli

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Nota fa il punto sulla situazione a partire dai dati disponibili

In merito alle attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro, la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia replica, attraverso una Nota, alla segreteria regionale della Uil. Lo fa spiegando che l’argomento viene trattato più volte l’anno nell’ambito di una cabina di regia. Una ‘sede’ cui partecipano le parti sindacali (Uil compresa), quelle datoriali e le Ats. L’ultimo incontro si è tenuto nel dicembre 2023.

Nota Dg Welfare Lombardia su incidenti sul lavoro

“Nell’analisi dei dati 2023 – si legge nella Nota – si evidenzia infatti come i dati complessivi degli infortuni mortali (52) sono inferiori al 2022 (57) e inferiori al 2019 (67). I comparti maggiormente interessati sono le costruzioni (30,8%), l’agricoltura (23,1%) e la metalmeccanica (17,3%)”.

Controlli in aumento

“In merito ai controlli – prosegue – nel gennaio 2024 sono aumentati del 4% rispetto al gennaio 2023 (4128 contro 3957). In particolare, sono aumentate del 6% le ispezioni sul campo rispetto a gennaio 2023 (2056 rispetto a 1937). Le attività messe in atto dal sistema regionale sono rinforzate attraverso un’apposita delibera e dalla legge ordinamentale. La norma che ha destinato il 2% delle sanzioni per realizzare progetti formativi e informativi”.

Piani mirati di prevenzione

“Inoltre – si legge ancora nella Nota – si sono fornite chiare indicazioni tramite i piani mirati di prevenzione. Si tratta di documenti tecnici che accompagnano le aziende nella prevenzione degli infortuni e nella tutela della salute”.

Più controlli, più formazione e più supporto alle aziende

“Regione Lombardia – conclude la Nota della Dg Welfare della Lombardia sugli incidenti sul lavoro – si sta muovendo rinforzando i tre assi di azione (più controlli, più formazione, e più supporto alle aziende) per garantire maggiore sicurezza. Le attività di prevenzione e repressione di comportamenti errati sono in carico a Regione, Ats, sindacati, parti datoriali, ispettorato del lavoro e solo tramite una azione congiunta si potrà diminuire ulteriormente il numero di decessi dovuti al mondo del lavoro”.

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