“La sicurezza delle infrastrutture è tema prioritario per Regione Lombardia: dal 2018 abbiamo investito 360 milioni di euro per sostenere la realizzazione di 700 opere di competenza provinciale e comunale finalizzate alla manutenzione e al miglioramento delle condizioni di efficienza della rete stradale. A questi si aggiungono 4 milioni di euro erogati alle Province ogni triennio per il monitoraggio di ponti, cavalcavia e manufatti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, intervenendo a Palazzo Lombardia al convegno promosso da Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) intitolato ‘Prestazioni delle barriere: dai campi prova alla strada‘.
“Come Regione abbiamo fatto una precisa scelta politica – ha proseguito Terzi – ovvero quella di impegnarci nel sostenere gli enti gestori delle strade, come Province e Comuni, nella consapevolezza di quanto sia dirimente poter usufruire di una rete viabilistica sicura e funzionale. Gli sforzi di Regione si riflettono anche negli stanziamenti per la sicurezza della rete ferroviaria di Ferrovienord di competenza regionale: 2,1 miliardi di euro di cui 400 milioni per la manutenzione“.
Nello specifico l’evento, che ha visto anche la partecipazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, del presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa e del direttore di Ansfisa Domenico Capomolla, ha rappresentato un’occasione di confronto tra istituzioni, gestori, imprese del settore, professionisti, accademici ed esponenti del mondo giuridico sui dispositivi di ritenuta stradale, con particolare attenzione all’evoluzione normativa, alle criticità gestionali, alle nuove tecnologie e alle buone pratiche da condividere.
Capomolla (Ansfisa): risolviamo velocemente le situazioni più critiche
“La sicurezza stradale è un fattore tecnico e culturale – ha ricordato Capomolla – e richiede un approccio integrato che comprenda risorse, formazione e programmazione. È necessario lavorare su tutti questi fronti nell’ottica di elevare e uniformare gli standard di questi dispositivi su tutta la rete, puntando anche ad una manutenzione efficace dell’esistente”.
“Attraverso un’azione puntuale di monitoraggio e verifica – ha aggiunto – si devono pianificare gli interventi e risolvere velocemente le situazioni più critiche e rischiose. Come Ansfisa, continueremo a impegnarci per costruire regole eque, semplici e applicabili per tutti, promuovendo un’evoluzione normativa in grado di rispondere concretamente alle esigenze di sicurezza dell’intera rete viaria nazionale”.
Infrastrutture, Terzi: sicurezza elemento fondamentale da considerare
“La sicurezza – ha precisato Terzi – è un elemento fondamentale da considerare in ogni fase del ciclo di vita di un’opera: dalla progettazione, individuando le possibili criticità, alla realizzazione sino alla fase di esercizio. Quando si costruisce un’opera bisogna prevedere e sostenere i costi di manutenzione”.
“Le scelte politiche – ha concluso l’assessore – sono fondamentali dovendo calcolare, prevedere e stanziare le risorse adeguate a mantenere in efficienza nel tempo le infrastrutture, la cui vita utile deve essere di decine di anni. Il rapporto con Ansfisa è importante per tutti gli operatori del settore per interventi di sviluppo e manutenzione, a garanzia della sicurezza delle infrastrutture stradali e ferroviarie”.
Morelli: collaborazione con Ansfisa essenziale per protezione vita umana
“La sicurezza stradale – ha detto il sottosegretario di Stato con delega al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ) Morelli – non può più essere solo percepita, ma deve essere misurabile e fondata su evidenze tecniche, sperimentali e tracciabili. È in questa direzione che stiamo lavorando, e la collaborazione con Ansfisa si conferma essenziale per garantire l’applicazione concreta delle norme e la protezione della vita umana su tutto il territorio nazionale”.
Durante il suo intervento, il sottosegretario ha sottolineato “l’impegno del ministro Matteo Salvini nella modernizzazione del Codice della Strada” e ha ricordato l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di guida in stato di ebbrezza. “Una misura concreta, educativa e preventiva – ha ribadito – che ci pone tra i Paesi più avanzati nella lotta contro l’abuso di alcol alla guida”.
Morelli ha poi annunciato due novità introdotte con il recente Decreto Infrastrutture: il rifinanziamento del fondo per i piccoli Comuni, con 10 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza di ponti e strade critiche anche per il 2026, e il riordino della normativa sugli autovelox, per contrastare l’attuale confusione normativa e garantire uno strumento realmente efficace per la prevenzione.