“L’ospedale di Cremona sarà un modello da imitare perché ha visto da subito un coinvolgimento delle Istituzioni che hanno condiviso un progetto sulla base dei bisogni sanitari del territorio. Non solo questo sarà veramente ospedale del futuro dove le tecnologie all’avanguardia si sposeranno con la grande professionalità degli operatori sanitari con il principale obiettivo di mettere la persona al centro”.
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che, a un anno dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Asst Cremona e Regione Lombardia per la costruzione del nuovo ospedale, ha incontrato il direttore generale Giuseppe Rossi e l’architetto Maurizio Bracchi che gli hanno illustrato il percorso intrapreso per creare le condizioni per la pubblicazione del bando di progetto che avverrà il prossimo gennaio.
“Sarà il primo ospedale di nuovissima generazione – ha proseguito il presidente – che tiene conto dell’esperienza della pandemia e delle grandi evoluzione tecnologiche. Ne è dimostrazione il bando internazionale per la progettazione che consentirà di far arrivare qua la più alta qualità a livello mondiale. L’ospedale però sarà ancora più importante per il suo contenuto che parte dall’umanizzazione delle cure per tutti coloro che ne avranno bisogno”.
L’incontro si è svolto nell’aula magna dell’Ospedale di Cremona alla presenza delle autorità civili e militari, dei sindaci del territorio, fra cui quello di Cremona, Gianluca Galiberti, delle categorie professionali, degli imprenditori e i membri del tavolo tecnico ‘nuovo ospedale’. Numerosa la rappresentanza di operatori sanitari e personale amministrativo dell’Asst di Cremona e del mondo del volontariato.
Il progetto prende corpo
“Il nuovo ospedale – ha detto Rossi – prima di essere una struttura è un modus operandi che è già in costruzione». Nel 2022, l’attività della direzione strategica è stata caratterizzata dalla creazione delle migliori condizioni affinché il progetto inizi a prendere corpo. Questo è accaduto con la stesura del Piano di organizzazione aziendale strategico (approvato da Regione Lombardia) e attraverso la riorganizzazione dei percorsi. A ciò si aggiunge l’acquisizione di alte tecnologie e un costante allenamento fra professionisti a lavorare insieme. Con un approccio sempre più multispecialistico anche a favore dell’integrazione fra ospedale e servizi territoriali’.
Come specificato da Rossi, il nuovo Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (POAS) getta le basi per ottenere il riconoscimento di DEA di II livello: dal punto di vista organizzativo, sono previste infatti le strutture complesse di Chirurgia Toracica e Neuroradiologia. Particolare attenzione è rivolta ai Servizi per la fragilità, la Famiglia e le Cure palliative. A ciò si aggiunge il Dipartimento Innovazione e sostenibilità di sviluppo strategico, cui è affidata la progettazione del nuovo ospedale e lo sviluppo di tutte le aree e funzioni orientate all’innovazione tecnologica e digitale.
L’Asst ha acquistato strumentazioni di alto livello che migliorano e semplificano le prestazioni diagnostiche e d’intervento. Tra queste un nuovo angiografo, una Tac, un acceleratore lineare e una colonna chirurgica laparoscopica. A breve se ne aggiungeranno altre, tra cui un ecografo, un mammografo e una risonanza magnetica, mentre si sta lavorando per acquisire un robot chirurgico e una PET TAC, sofisticata apparecchiatura utilizzata soprattutto in oncologia per determinare lo stadio di un tumore.
L’ospedale del futuro: un network delocalizzato e connesso
Maurizio Bracchi (direttore Dipartimento Innovazione, Sostenibilità e aree di Sviluppo strategico ha presentato il progetto facendo il punto sugli aspetti più tecnici e sui prossimi step. “L’ospedale del futuro sarà uno spazio accogliente e rasserenante – ha detto – flessibile e modulare, tecnologico, connesso e aperto alla città. Sarà sempre più un polo dedicato alla cura di malattie gravi e all’esecuzione di procedure complesse. Potrà contare su 600 posti letto”.
“I trattamenti di routine – ha aggiunto – e la cura preventiva saranno distribuiti attraverso strutture di vicinato diffuse sul territorio. All’interno di questo ecosistema interconnesso saranno inserite anche le cure domiciliari. Grazie a dispositivi diagnostici intelligenti collegati con centrali di controllo, i medici potranno monitorare lo stato di salute in tempo reale”.
La graduatoria entro la fine del 2023
Dalla sottoscrizione del protocollo d’Intesa con Regione Lombardia – il 15 dicembre 2021 – il lavoro per costruire le fondamenta del progetto è proseguito. Nel corso del 2022 la costituzione di un tavolo tecnico finalizzato a coinvolgere gli enti e gli stakeholders territoriali. E definire le linee guida per il bando di concorso internazionale per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero. Il confronto è stato aperto alle associazioni di categoria, alla realtà produttive e agli ordini professionali, per un percorso partecipato che rispecchi le istanze territoriali.
Il bando per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Cremona sarà indetto nel mese di gennaio 2023. Le proposte saranno raccolte entro il mese di aprile: ne saranno selezionate cinque, che saranno ammesse alla seconda fase del concorso. La graduatoria finale sarà pubblicata tra ottobre e dicembre, con la proclamazione del vincitore.