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Allevamenti, Rolfi: la visione ideologica è nemica dell’agricoltura

allevamenti zootecnici

Assesore: pregiudizi opposizioni smentiti dai numeri

“Allevamenti intensivi lombardi modello di sostenibilità e pilastro della DOP economy”

“Per il Movimento 5 Stelle gli imprenditori degli allevamenti agro zootecnici intensivi sono ‘degli speculatori che pensano solo al profitto senza preoccuparsi di aspetti ambientali e del benessere animale’. Così viene scritto nella loro interrogazione. Una teoria banale e ideologica che viene smontata dai numeri e dai fatti. Abbiamo gli allevamenti più controllati d’Europa, quelli con il minor numero di antibiotici utilizzati e quelli in cui si produce il cibo più sicuro al mondo. Sono i dati Ispra a dire come l’agricoltura, attività primaria per la produzione del cibo, contribuisca solo per il 7% all’inquinamento atmosferico nazionale. In Spagna, per esempio, incide per il 14%. Basta con questa visione ideologica che danneggia la nostra economia e il nostro territorio”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, intervenendo durante il Consiglio regionale per rispondere a una interrogazione sugli allevamenti intensivi.

Ottima situazione sanitaria

“La situazione sanitaria degli allevamenti italiani – ha aggiunto l’assessore – registra da anni, grazie alla prevenzione e ai controlli veterinari, lo status di indenne da malattie come la TBC, la Brucellosi, la Leucosi enzootica, BSE, la peste suina e MVS. Il sistema sanitario monitora in modo stringente gli allevamenti su blue tongue, paratubercolosi e rinotracheite bovina. Nonchè sulla malattia di Aujeszky. Questi controlli rappresentano una certificazione dello stato di salute dei nostri allevamenti e di conseguenza del cibo che si produce. Le patologie sono arrivate in passato dall’estero e spesso sono nate da animali allo stato brado”.

Riduzione dell’uso di antibiotici

“In materia di antibiotici, gli allevamenti italiani – ha continuato – hanno ridotto del 30% l’utilizzo medio dei farmaci negli ultimi sei anni, con punte di -80% nel comparto avicolo. Siamo la zootecnia europea con il minor numero di residui nelle carni e con la più alta tracciabilità del sistema farmaceutico, con registri di carico antibiotico in tutti gli allevamenti, a differenza di molte altre nazioni europee ed extra europee”.

La strada maestra dell’innovazione tecnologica

“Se vogliamo promuovere in maniera sempre più efficace la sostenibilità ambientale e il benessere animale – ha sottolineato l’assessore – la strada maestra è quella dell’innovazione tecnologica. È quella degli incentivi, non dei divieti. Continueremo. quindi, a investire negli iniettori, che riducono a zero le emissioni nell’aria, e nella copertura delle vasche. Nonchè nell’ammodernamento degli impianti irrigui, nell’evoluzione agronomica, nella chimica sostenibile e nella genetica. La sostanza organica prodotta dai nostri allevamenti ha consentito alla pianura Padana di essere uno dei territori più fertili al mondo”.

Allevamenti pilastri delle grandi filiere

“Gli allevamenti intensivi lombardi – ha concluso Rolfi – sono un pilastro delle grandi filiere d’eccellenza dei prodotti DOP e IGP e le linee di intervento della Regione Lombardia continueranno a sostenere sia le grandi filiere sia l’agricoltura di sussistenza. Per noi non c’è una contrapposizione”.

gus

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