Autonomia, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto in Aula consigliare nel corso dell’audizione cui ha preso parte anche il ministro Roberto Calderoli. “Ringrazio il ministro Calderoli – ha detto Fontana – che ha espresso in maniera chiara e precisa cosa rappresenti realmente l’autonomia che oggi, invece, viene dipinta in maniera così diversa e contraddittoria”.
Fontana: da parte del ministro estrema chiarezza
Il governatore ha anche espresso apprezzamento per il lavoro fatto dal ministro Calderoli per rendere ancora “più trasparente e democratica” la procedura per arrivare all’applicazione di questa norma.
Norma che, ha ricordato Fontana, i ‘Governi Gentiloni e Conte’ avevano sottoscritto “senza che nessuno avesse pensato di impugnare l’accordo raggiunto fra Governo e Regioni in base al quale si doveva applicare in maniera rigorosa il dettato costituzionale per poi proporlo al parlamento”.
Procedura maggiormente democratica
“Calderoli – ha proseguito Fontana – ha introdotto una maggior democrazia alla procedura. Accusarlo è qualcosa che è contrario alla logica e alla realtà dei fatti. Non parliamo di opinioni, ma di documenti a disposizione di tutti e sottoscritti dalle persone che ho citato”.
E poi l’affondo. “Non so se sia così utile – ha detto ancora Fontana – proseguire in un’organizzazione statuale che continua a creare differenze e disparità di trattamento all’interno del nostro Paese”.
La Lombardia regione virtuosa
Il presidente ha quindi ribadito che “la Lombardia è la regione che costa di meno in assoluto al cittadino. Ovvero 3.500 euro a fronte dei 4.879 di media italiana. Questo grazie anche all’applicazione del ‘principio di sussidiarietà ’ alla base del modello Lombardia che si traduce anche in capacità di spendere meno”. E non solo, la Lombardia, da sola, finanzia al 53% il fondo perequativo in campo sanitario “pur essendo al di sotto della media nazionale a livello di trasferimenti”.
“Questa riforma – ha concluso Fontana – porta avanti aspetti positivi. La sussidiarietà anzitutto con la collaborazione fra pubblico e privato e quello della responsabilità . Chi amministrerà dovrà rendere conto delle proprie capacità e incapacità . È chiaro che c’è chi preferisce chi si continui con ‘mamma Roma’ dalla quale si portano a casa i soldi e alla quale si possono trasferire le responsabilità di inefficienza. Applicare quella parte di costituzione che prevede l’autonomia differenziata è un grande passo avanti per poter migliorare il nostro Paese”.
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