LNews-Foto.BIMBA KOSOVARA DIMESSA DALL’OSPEDALE SANT’ANNA DI COMO DOPO UN DELICATO INTERVENTO CHIRURGICO, ASSESSORE BERTOLASO: ESEMPIO VIRTUOSO DI ALTISSIMA PROFESSIONALITÀ E UMANITÀ
(LNews – Milano, 17 set) È stata dimessa ieri dall’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (CO) la piccola paziente kosovara di tre mesi, affetta da una rara malformazione congenita che determinava stenosi completa delle fosse nasali. La bimba era arrivata ad agosto in ospedale in condizioni critiche, dopo un lungo viaggio accompagnata dai genitori, grazie all’intervento di Regione Lombardia, a seguito di una catena di solidarietà internazionale che ha coinvolto centri specialistici e strutture sanitarie in diversi paesi, dall’est Europa all’Italia. Dopo l’intervento chirurgico e un primo periodo post-operatorio, ieri la bambina è stata trasferita in un centro specializzato vicino al suo domicilio in Kosovo, per proseguire con il follow-up clinico necessario.
“La storia della piccola paziente kosovara dimessa dall’ospedale Sant’Anna – dichiara l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – è un esempio virtuoso di come la nostra sanità lombarda sia in grado di affrontare casi di altissima complessità, superando ogni confine geografico. Voglio ringraziare l’équipe sanitaria e il personale di ASST Lariana per la straordinaria professionalità, umanità e dedizione. La sinergia e la capacità di lavorare in modo multidisciplinare hanno permesso di salvare una vita e di restituire speranza a una famiglia in difficoltà. Questo successo dimostra ancora una volta l’eccellenza delle nostre strutture e l’impegno costante di Regione Lombardia nel garantire una sanità pubblica di qualità per tutti”.
“È un ulteriore esempio di sanità pubblica che funziona e che dimostra, ancora una volta – osserva il direttore generale dell’ASST Lariana Luca Stucchi – la grande professionalità delle nostre équipe. Il lavoro congiunto di tutto il personale di Asst Lariana coinvolto nella gestione del caso ha reso possibile salvare una vita, anche oltre i confini nazionali. Un ringraziamento particolare va anche all’Associazione Palma, che ha collaborato fattivamente garantendo un alloggio ai genitori della piccola paziente”.
A eseguire l’intervento chirurgico, altamente complesso, sono stati il professor Paolo Battaglia, primario dell’Otorinolaringoiatria all’ospedale Sant’Anna, il professor Mario Turri-Zanoni, responsabile dell’Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Cantù, il dottor Andrea Lombardo, primario di Anestesia e Rianimazione all’ospedale Sant’Anna, il dottor Andrea Di Francesco, referente dell’attività di Chirurgia Maxillo Facciale pediatrica, responsabile del coordinamento delle attività chirurgiche pediatriche, nonché referente DAMA di Asst Lariana. Per tutto il periodo della degenza, la piccola paziente è stata accolta dal team della Terapia Intensiva Neonatale diretto dal dottor Mario Barbarini.
“La bambina versava in condizioni cliniche critiche – spiega Battaglia – con gravi difficoltà respiratorie, un quadro di scompenso generale e una situazione neurologica complicata. Durante l’intervento, eseguito tre settimane fa, abbiamo ricreato chirurgicamente un canale respiratorio nasale e abbiamo posizionato degli stent in silicone così da mantenere aperte le fosse nasali nel primo periodo post-operatorio e permettere alla mucosa di guarire evitando una nuova chiusura. Dopo l’operazione la bimba ha potuto respirare con una piccola cannula e, con il passare dei giorni, ha iniziato finalmente a respirare dal naso. Stabilizzata anche la situazione neurologica la piccola ha iniziato a nutrirsi regolarmente, prendendo peso e raggiungendo uno stato generale che ha reso possibile la dimissione”.
L’Associazione Palma, da oltre 30 anni vicina alle persone fragili con l’erogazione di servizi in ambito sociale e sanitario, ha dato vita al progetto ‘Casa Palma’ in collaborazione Asst Lariana, a favore dei genitori dei piccoli pazienti in cura al Sant’Anna. Casa Palma offre accoglienza, in prossimità dell’ospedale, a mamme e papà di bambini ricoverati. Un luogo dove alloggiare confortevole e tranquillo, ma anche un sostegno emotivo e pratico per permettere ai genitori di concentrarsi solo sul benessere dei propri bambini ricoverati. (LNews)
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