(LNews – Milano, 07 nov) “Le Olimpiadi sono una grande opportunità, il nostro gruppo è molto vicino allo sport e cerchiamo di farlo dando un valore aggiunto”. Così Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a SpA, intervenendo al panel ‘Dalla sfida fino all’eredità: infrastrutture, sostenibilità e nuove connessioni’, nell’ambito dell’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“Il fatto che i valori dello sport siano condivisibili – ha chiosato il numero uno di A2A – è quasi banale. Riflettendo sulla parola eredità – ha continuato – mi stavo chiedendo: a chi lasciamo in eredità questo lavoro? Come tutti gli amministratori delegati, sono ottimista – ha ammesso – ma al contempo sono preoccupato. E la preoccupazione principale è quella demografica. A chi lasciamo – ha continuato Mazzoncini – questa eredità? Ai giovani, che sono quelli che devono fare sport e che possono cogliere quest’opportunità, oppure a un Paese di vecchi? I dati demografici restituiscono il secondo scenario – ha incalzato – . Mi piacerebbe immaginare che le Olimpiadi possano essere, invece, un momento che, dà un segnale diverso. Perché – ha quindi fatto presente – per riuscire ad invertire un trend demografico che i dati statistici fotografano, con un indice di natalità sceso a 1,18, il minimo nella storia italiana e uno dei più bassi del pianeta, occorrono due cose. Avere – ha suggerito Mazzoncini – un po’ di ottimismo nel futuro, e l’Italia ha tutte le caratteristiche per giocarsi la partita, e poi bisogna costruire un paese per giovani dove si fa sport, ci sono infrastrutture, opportunità e possibilità per i ragazzi di giocare, nel senso buono del termine”. “È su questi valori che lavoriamo – ha ricordato – anche perché per un’azienda come la nostra, che si occupa di servizi essenziali, di servizi energetici e di economia circolare, banalmente l’indicatore principale è la nostra popolazione. Una popolazione – ha concluso Mazzoncini – che se veramente scendesse dagli attuali 58, ai 47 milioni nel 2060-70, non potrebbe vedere in buona salute nessuno, nemmeno noi”.
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