LNews-Foto.BERGAMO.SANITÀ, ASSESSORE BERTOLASO A 40 ANNI OSPEDALE DA CAMPO DEGLI ALPINI: SIMBOLO DI ECCELLENZA, SOLIDARIETÀ E SERVIZIO AL PAESE
(LNews – Bergamo, 31 ott) L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, è intervenuto a Bergamo alle celebrazioni per i 40 anni di attività dell’Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini, una realtà che rappresenta una delle espressioni più significative della sanità d’emergenza italiana.
Nato nel 1985 dopo le esperienze di Protezione Civile successive al terremoto del Friuli, l’Ospedale da Campo degli Alpini è oggi una struttura sanitaria di eccellenza, capace di intervenire rapidamente in ogni contesto di crisi, in Italia e all’estero, grazie a un’organizzazione che integra medici, infermieri e volontari con elevata professionalità e spirito di sacrificio.
Nel corso degli anni, l’evoluzione della struttura ha portato alla nascita della Sanità Alpina – Ospedale da Campo, che comprende il Gruppo di Intervento Medico Chirurgico Alpino (GIMCA) come nucleo operativo principale. Un modello di efficienza e umanità che ha dato un contributo straordinario in numerose emergenze: dall’intervento in Armenia nel 1988, fino al ‘miracolo’ dell’ospedale allestito a Bergamo nel 2020 durante la pandemia di Covid-19.
“Ogni volta che abbiamo affrontato un’emergenza, ultima quella del Covid – ha ricordato Bertolaso – gli Alpini sono sempre stati presenti, con competenza, passione e spirito di squadra: dal Giubileo del 2000 alla Giornata mondiale della gioventù, dai terremoti di San Giuliano di Puglia e L’Aquila fino alle missioni in Armenia, Ossezia e nel Sud-Est asiatico dopo lo tsunami del 2005. L’Ospedale da Campo è un simbolo e quasi un santuario del servizio e della solidarietà alpina», evidenziando l’impegno della Regione Lombardia nel mantenerlo moderno, operativo ed efficace”.
Nel corso della visita, l’assessore ha anche lanciato la proposta di impiegare l’Ospedale da Campo degli Alpini per un’eventuale missione sanitaria a Gaza, con il supporto della Protezione Civile nazionale e il contributo diretto di medici, infermieri e personale sanitario lombardo.
“Siamo pronti – ha detto – a mettere a disposizione uomini, mezzi e competenze per aiutare una popolazione in difficoltà, se e quando il Governo italiano e le autorità internazionali ci daranno il via libera”. (LNews)
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