Tutto esaurito al Teatro Dal Verme di Milano per ‘Spavaldi e fragili in cerca di speranza’, lo spettacolo che ha visto protagonisti i ragazzi della comunità Kayròs, fondata 25 anni fa da don Claudio Burgio per offrire accoglienza e riscatto a giovani in difficoltà. Il pubblico ha assistito a un’esibizione intensa, tra parole, musica e storie di vita vera, accolte da lunghi applausi e grande emozione.
Sul palco, tra narrazione, rap e l’accompagnamento dell’orchestra I Pomeriggi Musicali, i ragazzi hanno raccontato il proprio percorso, dall’errore alla rinascita. Storie come quella di Lamine, arrivato dal Senegal ancora adolescente, accolto in Kayròs dopo aver commesso ‘reati di sopravvivenza’ e oggi addetto alla sicurezza, protagonista la scorsa estate di un atto di eroismo nel salvataggio di quattro persone, tra cui due anziani, coinvolti in un incendio a Vimodrone, in provincia di Milano.
Particolarmente toccante, inoltre, la testimonianza di Carolina, madre di Lorenzo, ucciso nel 2011 appena maggiorenne da un coetaneo, che ha scelto il perdono e il sostegno ai ragazzi di Kayròs. A lei è stata dedicata l’ultima canzone della serata.
Assessore Caruso: ragazzi impegnati a cambiare le proprie vite
All’evento ha assistito anche l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso: “Ho ritenuto utile mettere insieme questi ragazzi sul palco del Teatro Dal Verme – ha dichiarato – dopo aver visto e letto la storia di Massimiliano Simari, anche lui rinato grazie alla comunità Kayròs. Offrire a questi ragazzi la possibilità di raccontarsi tramite la musica è stato il modo migliore per far percepire l’impegno che ogni giorno mettono nel cambiare e trasformare le proprie vite”.
“Ringrazio Don Burgio, Massimiliano Simari, Maurizio Salerno – ha concluso l’assessore regionale – e tutti coloro che hanno resto questo evento così speciale e indimenticabile. Fin dall’inizio del mio mandato ho sempre sostenuto che la cultura sia il più potente antidoto contro il disagio giovanile e mai come in questo spettacolo questa verità è stata così evidente”.