“Sosteniamo potenziamento vendite on line, nuova frontiera per i nostri prodotti agricoli”
La Regione Lombardia, nell’ambito del Piano di Sviluppo rurale, ha aperto un bando da 1,2 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo di progetti di filiera corta. Si tratta di contributi destinati a programmi realizzati attraverso un accordo di partnership tra più soggetti (imprese agricole e altri eventuali partner) e che devono riguardare lo sviluppo di:
– cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori;
– tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (a esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo);
– modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (ad esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante).
Risorse per gli agricoltori lombardi
“Altre risorse per gli agricoltori lombardi – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – per promuovere i prodotti del nostro territorio in questo periodo complicato. Abbiamo visto l’utilità del commercio a distanza. E della necessità di fare marketing adeguato per rimanere sul mercato”.
Competitività delle imprese
“Ridurre le fasi di intermediazione commerciale significa migliorare la competitività delle imprese agricole – ha aggiunto – e collegare maggiormente produttore agricolo e consumatore”.
Visione organica
“Ragionare di filiera, e non solo per diverse fasi della produzione, significa – ha concluso Rolfi – avere una visione organica. E riuscire a razionalizzare le risorse nel modo migliore”.
Filiera corta
Per filiera corta si intende un’aggregazione di imprese agricole che si organizza per vendere direttamente i propri prodotti. O che si affida a un unico intermediario per raggiungere il consumatore finale.
L’intermediario
Tale intermediario può essere costituito da un’impresa che trasforma il prodotto e lo vende al consumatore finale. Oppure da un’impresa che commercializza i prodotti conferiti dagli agricoltori.
Il contributo
Il contributo viene calcolato sulle spese ammissibili: da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 600.000 euro per progetto. Per l’accesso al finanziamento le domande saranno ordinate in una graduatoria decrescente. Redatta in base a criteri riguardanti numero e dimensione delle aziende agricole, varietà e qualità dell’offerta.
Periodo per la domanda
Va dal 27 aprile fino al 30 giugno 2020 il periodo di presentazione delle domande.
gus