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Licenziamenti alla Maier Cromoplastica, Rizzoli: preoccupa esito trattative

Il caso di Maier Cromoplastica che, a luglio 2022, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Verdello (BG), con la messa in liquidazione della società e i licenziamenti di 89 lavoratrici e lavoratori, si è chiuso con un inaspettato mancato accordo.

I licenziamenti alla Maier Cromoplastica di Verdello

L’azienda, attiva nel settore automotive, è di proprietà spagnola.

Melania RizzoliNella serata di mercoledì 5 ottobre, dopo lunghe trattative in cui Regione Lombardia ha messo in campo tutte le opzioni possibili per scongiurare i licenziamenti – dalla cassa integrazione alla ricerca di un possibile investitore, a causa di una proprietà assente dal confronto e indisponibile ad ascoltare istituzioni e sindacati – l’ultimo incontro si è concluso con un nulla di fatto.

La preoccupazione per i destino dei lavoratori

Ora potranno scattare i licenziamenti. “Il pensiero che novanta famiglie possano già nei prossimi giorni ricevere le lettere di licenziamento e perdere il lavoro mi ferisce molto”. Ha dichiarato l’assessore alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli.

La manifestazione di interesse

“Negli ultimi giorni, grazie a un intenso lavoro sul territorio e affiancati dal Ministero dello Sviluppo economico e dai sindacati – sottolinea Rizzoli – abbiamo promosso una manifestazione di interesse a rilevare il sito da parte di una importante realtà del settore automotive lombarda. Realtà che impiega già migliaia di lavoratori in Lombardia, in Italia e nel mondo”.

Il no degli spagnoli

La manifestazione di interesse non è stata tuttavia ritenuta adeguata dagli spagnoli, e, aggiunge Rizzoli, “a nostro parere, c’è un errore di valutazione”. Le conseguenze non sono legate solo ai dipendenti ma anche all’area dismessa che richiederà una importante bonifica. Pertanto i costi dell’operazione, per gli spagnoli, saranno ingenti.

“Per Regione Lombardia esiste ancora margine di azione – evidenzia Rizzoli – e per questa ragione invitiamo caldamente l’azienda a considerare una soluzione alternativa”.

“Da subito – prosegue – ci impegniamo a tentare di far riaprire un confronto tra offerente e Maier più approfondito. Regione Lombardia è disponibile a fare da garante, per verificare se alla fine si possa trovare comunque un accordo che salvi almeno parte delle maestranze”.

In ogni caso, ha assicurato l’assessore regionale al Lavoro, “da questo momento ci facciamo carico dei dipendenti di Maier, con i nostri Centri per l’impiego del territorio e gli operatori accreditati, perché possano essere da subito accompagnati alla ricerca di un nuovo posto di lavoro attraverso le politiche attive regionali“.

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