Lombardia Notizie / Casa e Housing sociale

Case popolari Milano, assunti otto nuovi custodi

Nuovi custodi

Assessore Bolognini: figure chiave anche per l’intero quartiere

Sopralluogo negli alloggi Aler di via Abbiati

Dal 20 luglio, 7 stabili Aler in diversi quartieri di Milano sono presidiati da nuovi custodi, mentre il custode numero otto entrerà in servizio ai primi di settembre. Lo annuncia l’assessore regionale alle Politiche sociali, Abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, che si dichiara “molto soddisfatto” dell’iniziativa.

 

In tutto 133 custodi

“Il custode – spiega l’assessore Bolognini durante il sopralluogo di questa mattina in via Abbiati 7 – è una figura chiave per gli stabili di edilizia popolare. A volte, anche per i quartieri stessi in cui gli immobili sono situati. Attualmente, a Milano, sono complessivamente 125 e rappresentano un punto di riferimento per gli inquilini. Da questa settimana ne sono stati assunti, e hanno iniziato il loro servizio , altri 7, mentre un ottavo comincerà martedì 1 settembre. Il totale nella città di Milano sarà quindi di 133. Inoltre, nei prossimi mesi, sono previste ulteriori 7 assunzioni tramite selezione”.

Buon lavoro ai neo assunti

“Le persone assunte – sottolinea l’assessore – avevano già svolto in passato periodi di lavoro nelle portinerie del patrimonio aziendale di Aler Milano e, dettaglio importante, avevano incontrato, nello svolgimento del loro compito, il favore dell’utenza. Si tratta quindi di personale esperto e qualificato, al quale mi sento di augurare fin da subito buon lavoro”.

Gli stabili presidiati dal 20 luglio da custodi a Milano sono nelle vie:

  • Polesine, 6;
  • Spaventa, 19;
  • Giambellino, 142;
  • Abbiati, 7;
  • Porpora, 47;
  • Bronzetti, 38
  • viale Molise, 5.

A questi si aggiungerà, dal 1° settembre quello di via Palmieri, 10.

Migliorare la qualità della vita

“Uno dei nostri obiettivi – aggiunge Bolognini – è migliorare la qualità della vita degli inquilini delle case popolari. Regione Lombardia e Aler Milano stanno garantendo un grande sforzo per i quartieri popolari e di periferia”.

“Con l’attivazione delle portinerie – sottolinea – diamo un forte segnale di attenzione e insediamo un presidio per combattere l’incuria. Inoltre sarà  un punto di riferimento agli abitanti dello stabile. Questo è un sistema che ha funzionato in passato e che vogliamo fare funzionare bene in futuro”.

“Sono certo che questa ‘sperimentazione’ darà i suoi frutti. In base ai risultati, che auspico positivi – conclude l’assessore – proseguiremo con  nuove assunzioni per presidiare sempre più stabili e cortili”.

mac

 

 

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