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Milano-Cortina, Regione Lombardia: no a cambiare sedi già definite di gare

Olimpiadi pista bob

“Dispiace per l’impossibilità di realizzare la pista di bob a Cortina. E’ necessario proseguire i lavori realizzando le opere individuate sulla base del dossier di candidatura. Non ci sono spazi e motivazioni per cambiare la sede già definita delle gare, sottraendole alla Lombardia”.

Così in sintesi la dichiarazione congiunta sulle Olimpiadi condivisa e firmata, a Palazzo Lombardia, dai protagonisti degli ‘Stati generali del Patto per lo sviluppo’. E’ il tavolo di lavoro che la Regione convoca periodicamente per definire e condividere le politiche finalizzate alla crescita con il contributo di tutti i protagonisti dell’economia, del sociale e delle organizzazioni di categoria.

“Abbiamo definito i cronoprogrammi e avviato i lavori – prosegue il documento relativo alle Olimpiadi -. Non è pensabile tornare indietro, salvo compromettere gravemente la credibilità dell’intero Paese e della programmazione strategica definita e in corso di definizione di imprese, territori, enti locali e comunità”.

In generale, viene ribadito che “Le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 rappresentano un’occasione eccezionale per la crescita dei territori interessati, per dotare tutto il territorio lombardo di infrastrutture economiche e sociali moderne che ne aumentino l’attrattività, la competitività, la vocazione all’inclusività e allo sviluppo sostenibile. Le opere che saranno realizzate consistono anche in  interventi edilizi che possano lasciare in eredità alloggi per studenti”.

Fontana Olimpiadi pista bobLa dichiarazione ricorda inoltre che “Regione Lombardia ha destinato circa 600 milioni di euro per investimenti infrastrutturali e per impianti sportivi concertati con i territori. Individuando altresì soluzioni sostenibili di fronte alle difficoltà. E risolvendo i problemi con lo sguardo orientato al futuro”.

Presidente Fontana su pista da bob per le Olimpiadi

A margine della riunione il presidente Fontana ha commentato: “Io non dico no a nessuna scelta, anche perché è una decisione che dovremo prendere tutti insieme. Ho evidenziato l’opzione Saint Moritz che avrebbe il vantaggio di essere a pochi chilometri da Livigno e di consentire l’utilizzo di quel villaggio olimpico. Utilizzeremmo una struttura già esistente che richiederebbe pochi interventi in quanto lì si svolgono ogni anno le gare di Coppa del Mondo”.

 

 

 

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