Sertori fa un bilancio: grazie ai primi 400 milioni cantieri per far ripartire l’economia
Avviati con il Piano Lombardia più di 2900 interventi sui territori e completati 379 da parte dei Comuni lombardi su una disponibilità totale di 348,6 milioni di euro. E altri 95 interventi da parte di province e Città metropolitana di Milano, a fronte di 51,3 milioni di euro disponibili.
Sono questi i dati presentati dall’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori alla Giunta lombarda. Sono contenuti in un’informativa che documenta il risultato raggiunto attraverso il fondo regionale di 400 milioni. La legge regionale 9/20 lo ha attivato per interventi da iniziare entro il 31 gennaio.
Interventi sono leva per il rilancio economia dei territori
“Grazie ai primi 400 milioni di euro messi in campo dal Piano Lombardia – spiega l’assessore Sertori – una percentuale prossima al 99% delle risorse assegnate è stata effettivamente impiegata dagli enti locali. Questo ha generato, a livello territoriale, attraverso il cofinanziamento di alcuni interventi da parte dei beneficiari, una leva veramente significativa per risollevare l’economia locale”.
Obiettivi pienamente raggiunti
“È scaduto infatti da pochi giorni il termine per l’inserimento nella piattaforma Bandi online della dichiarazione di avvenuto avvio dei lavori da parte di Comuni, Province e Città Metropolitana di Milano. A consuntivo – puntualizza Sertori – possiamo annunciare che il Piano Lombardia ha raggiunto gli obiettivi preposti. Ovvero quelli di realizzare interventi ritenuti prioritari sui territori. Oltre a iniettare tempestivamente risorse per rilanciare l’economia locale. E generare lavoro dopo mesi di difficoltà e sacrifici”.
Economie utilizzabili per interventi sui territori come misure anti Covid
Le risorse derivanti da economie potranno essere utilizzate per nuovi interventi. Purché rientranti nelle fattispecie previste dalla legge 9/2020. E che dovranno comunque essere completati entro il 20 novembre 2021. La legge di assestamento stabilisce, inoltre, che gli enti locali beneficiari sono autorizzati a utilizzare le economie sui costi complessivi individuati dal quadro economico di progetto, derivanti da ribassi d’asta o da altre minori spese, per far fronte a maggiori spese connesse all’adozione di misure intese a fronteggiare l’emergenza da Covid-19.
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