“Il Politecnico è un’eccellenza, una sede universitaria internazionale, con una comunità di studenti, ricercatori e docenti aperta al mondo e anche artefice di progresso. Riesce sempre anche a mantenere un forte radicamento con il nostro territorio”.
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenuto con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella all’inaugurazione del nuovo campus del Politecnico di Milano. Intervenuti, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Lombardia Letizia Moratti e l’assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala. Presenti inoltre il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta.
Politecnico eccellenza internazionale
“Il Politecnico di Milano – ha ricordato Fontana – è secondo le più prestigiose classifiche annuali degli atenei di tutto il mondo, la migliore Università d’Italia. Recentemente è stata premiata con la ‘Rosa Camuna’, il più alto riconoscimento lombardo”.
“Durante l’emergenza sanitaria – ha evidenziato – il Politecnico non ha esitato a contribuire con i propri laboratori e Centri per le diverse necessità. Dai primi mesi, con il supporto alla valutazione dei materiali e dei dispositivi di protezione individuale, fino ai giorni più recenti, ha collaborato, ad esempio, alla definizione dei layout di funzionamento del più grande hub vaccinale nazionale, il Palazzo delle Scintille di Milano”.
Campus
“Il Campus che inauguriamo – ha concluso Fontana – è la testimonianza della lungimiranza di chi opera in questa realtà, a partire dal rettore Ferruccio Resta”.
“Un progetto visionario di rivitalizzazione, sostenibilità e identità urbane. Mi piace pensare – ha detto ancora – che la nostra magnifica Regione e il suo immenso capitale umano siano l’humus che nutre questo centro di sapere e avanguardia”.
La nuova struttura
Il Politecnico ha aperto alla sua comunità uno spazio alberato di circa 9000 metri quadrati e nuovi edifici per un totale di 4.200 metri quadrati. Nei nuovi spazi ci sono i laboratori ‘Labora’, la rete di laboratori per l’Architettura, aule polifunzionali, spazi per la didattica. Presente anche la nuova Aula Magna dedicata al noto Alumnus, ingegner Giampiero Pesenti. Un progetto realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Alumni e cittadini. Il nuovo Campus urbano è quindi una radicale riorganizzazione degli spazi del complesso di via Bonardi.
Visione del futuro
“Il campus – ha commentato Letizia Moratti – è simbolo di una rigenerazione urbana e, allo stesso tempo, simbolo di una rigenerazione culturale. Esprime la capacità di coniugare la ricerca, la scienza, la ricerca più avanzata, l’innovazione con il ‘fare’ che è tipico della nostra regione”.
“La presenza del Presidente Mattarella – ha sottolineato – ci spinge a guardare al futuro, soprattutto dopo una pandemia che ci deve insegnare ad essere diversi”.
Nuove infrastrutture universitarie
“Un nuovo Campus – ha detto Fabrizio Sala – che guarda al futuro a vocazione internazionale. Investire nelle infrastrutture universitarie è infatti di fondamentale importanza per rendere sempre più competitivi i nostri atenei. Il Politecnico, così come le altre nostre università, godono già tutte, infatti, di grande prestigio a livello europeo”.
“Ricerca, Innovazione e Università – ha proseguito Sala – sono infatti pilastri che richiedono grande attenzione anche per quanto riguarda gli investimenti legati al Recovery Plan. Puntare su questi temi significa anche poter dare sempre più opportunità ai nostri giovani. Anche per questo abbiamo deciso di triplicare i fondi per garantire il diritto allo studio universitario a tutti i borsisti, circa 24.000 ogni anno”.
Fase determinante
“La ‘cosa pubblica’ – ha dichiarato Ferruccio Resta – deve tornare a rappresentare la bellezza e la qualità che abbiamo ereditato dalla nostra storia. Non può essere una giustificazione all’inefficienza e alla lentezza, un pretesto per rinunciare a interventi di valore. Serve una pubblica amministrazione capace ed efficiente. Alla luce dei fondi e delle occasioni portate dal ‘Next Generation EU’, la fase che si apre ora sarà determinante. È passato il tempo di duplicare, accontentare e distribuire. Verbi che vorremmo sostituire con valorizzare, investire e premiare”.
gal/ben/ram