Il riconoscimento consegnato dall’assessore Fabio Rolfi
A Vinitaly 2022 assegnato a Marco Maggi, viticoltore classe 1980 dell’Oltrepo pavese, il premio Angelo Betti per la Lombardia. Il riconoscimento è stato consegnato a Verona dall’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi. È dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola.
Vinitaly 2022, premio nell’Oltrepò pavese
“Un viticoltore – ha dichiarato l’assessore Fabio Rolfi – che ama il proprio territorio e che continua nella ricerca, per alzare sempre di più la qualità del prodotto. Un premio più che meritato. Fare vino in questo periodo non è semplice, tra cambiamenti climatici, costi di produzione e difficoltà nel reperire la materie prime per le bottiglie”.
“Gli agricoltori Lombardi – ha commentato – hanno spirito di iniziativa e ottimismo e anche per questo continuiamo a registrare numeri record sia in termini di qualità produttiva che di esportazioni delle bottiglie” .
Vinitaly 2022, il premiato
Marco Maggi è titolare dell’azienda agricola ‘Maggi Francesco‘ nata negli anni ’40 a Montescano (Pavia). Fin d’allora l’azienda dell’Oltrepo’ pavese premiata al Vinitaly 2022, mira a esaltare la tradizione, la cultura e il sapore delle sue colline. Attualmente si estende su 25 ettari vitati divisi in quattro comuni: Canneto Pavese, Montescano, Castana e Montù Beccaria. Tutte terre conosciute per i suoi grandi vini a Denominazione di origine controllata. Tra questi: ‘Bonarda’, ‘Buttafuoco’ e ‘Buttafuoco Storico’, ‘Moscato’ ‘Pinot Nero’, ‘Riesling’ e ‘Sangue di Giuda’.
Viticoltura dell’Oltrepò pavese
“Un momento straordinariamente emozionante – ha sottolineato Maggi – che ripaga del grande lavoro iniziato da mio nonno Francesco negli anni ’40 e che portiamo avanti quotidianamente con passione ed entusiasmo. Mi auguro che questo premio possa contribuire a valorizzare ulteriormente tutta la viticoltura dell’Oltrepò Pavese. E’ un territorio meraviglioso nel quale si produce vino di qualità e che intendiamo promuovere maggiormente a livello turistico ed enogastronomico”.
La ricerca
La continua ricerca di nuove migliorie ha dato risultati ottimi sulla riuscita dei prodotti, elevandone negli anni il livello qualitativo. Da qui l’obiettivo della produzione di vini di alta qualità. La raccolta delle uve, ad esempio, è fatta ancora rigorosamente a mano. Tutto ciò per mantenere intatta la buccia fino alla pigiatura e a temperatura controllata in cantina. La potatura, operazione fondamentale per la produzione di vini importanti, è poi infine affidata esclusivamente all’esperienza di poche persone.
ram