LNews-Foto/Video. ‘ONORE E CULTURA’, PRESENTATA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL IN PROGRAMMA IN VALSERIANA DAL 7 AL 10 AGOSTO

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ASSESSORE CARUSO: QUESTA MANIFESTAZIONE È LA VOCE DI UN BORGO CHE PARLA AL MONDO

+++ FILE CON INTERVISTA VIDEO IN CODA AL LANCIO +++

(LNews – Milano, 15 lug) Un piccolo borgo incastonato nella Val Seriana torna a farsi voce. Dal 7 al 10 agosto Onore (BG) ospita la 5° edizione del Festival ‘Onore e Cultura’, manifestazione che, negli anni, ha saputo trasformare una piazza in palcoscenico e una comunità in racconto collettivo. Il titolo scelto per l’edizione 2025 è ‘I linguaggi: una valle, mille colori’.

Quattro serate a ingresso libero, pensate per esplorare le forme della parola e del suono, i dialetti e le lingue locali, la musica e il teatro. Un viaggio nella memoria e nella contemporaneità, sotto la guida del professor Marco Cimmino, storico e coordinatore scientifico del progetto, che sarà il filo conduttore di tutti gli appuntamenti. Accanto a lui, di volta in volta, alcune voci del territorio: Il Bepi, Maria Teresa Birolini, Federica Guerini, Giovanni Valagussa, Bernardino Zappa e Diego Ghenzi.

La rassegna, promossa dal Comune di Onore con Promoserio, è stata presentata oggi a Palazzo Pirelli alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa all’interno del più ampio piano PNRR ‘Attrattività dei borghi storici’, patrocinato da Regione Lombardia e Provincia di Bergamo. Presenti alla conferenza stampa anche il consigliere regionale Michele Schiavi, il sindaco di Onore Ettore Schiavi e il coordinatore scientifico del Festival, Marco Cimmino.

“Credo che non ci sia futuro – ha dichiarato l’assessore – nei territori che dimenticano le proprie radici. E non ci sia identità in una comunità che rinuncia a raccontarsi. Ciò che accade a Onore, questo borgo raccolto tra le montagne ma spalancato al mondo, rappresenta un modello virtuoso per tutta la Lombardia”.

“Qui la cultura – ha aggiunto Caruso – non è una stagione, ma una vocazione. È una voce che si alza dai parchi, risuona nei sentieri, si mescola al profumo della polenta e ai racconti di paese. È una cultura che si abita: accoglie famiglie, artisti e viaggiatori”.

Il programma si sviluppa attorno a quattro parole chiave – dialetto, lingua, fede, musica – che scandiscono le serate del Festival. Si parte giovedì 7 agosto con ‘Ditelo in dialetto’, dialogo fra Marco Cimmino, Il Bepi e Maria Teresa Birolini. Venerdì 8 si affronta il tema della lingua nazionale e locale con la linguista Federica Guerini. Sabato spazio alla spiritualità con ‘La lingua degli uomini e la lingua di Dio’, a cura di Giovanni Valagussa. La manifestazione si chiude domenica con ‘Dal coro all’autotune’, riflessione sui linguaggi della musica contemporanea, con Bernardino Zappa e Diego Ghenzi.

Ogni incontro sarà introdotto da un momento teatrale curato dal Teatro Minimo, con letture e brevi performance.

“Trasformare le piazze in palcoscenici e i sentieri in archivi viventi di storia locale è la nostra idea di cultura – ha concluso l’assessore –. Perché un borgo che si racconta è un borgo che resiste. E un borgo che crede nei linguaggi della cultura ha già scelto da che parte stare: quella della bellezza e della libertà”.

ATTENZIONE, SU QUESTO ARGOMENTO È DISPONIBILE UN FILE VIDEO PREMONTATO, LIBERO DA DIRITTI, SCARICABILE GRATUITAMENTE A QUESTO LINK

CONTIENE IMMAGINI DI COPERTURA E INTERVISTA A FRANCESCA CARUSO, ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA (LNews)

red

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