Al museo MA.GA di Gallarate (Varese) arriva la mostra ‘Kandinsky e l’Italia‘, parte del palinsesto della Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, aperta al pubblico dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026.
Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.
Il sostegno di Regione Lombardia attraverso l’Avviso Unico Cultura
“Regione Lombardia ha scelto di sostenere questa mostra attraverso l’Avviso Unico Cultura – ha affermato l’assessore Caruso – perché riteniamo che iniziative come questa producano qualità per il territorio, oltre che visione e collaborazioni di alto profilo. Questo progetto è un tassello importante dei Giochi della Cultura in vista delle Olimpiadi invernali e mette a disposizione un percorso capace di attrarre anche un pubblico internazionale. È una mostra che offre studi, opere e documenti fondamentali per comprendere un capitolo centrale dell’arte del Novecento”.
“Un lavoro concreto che rafforza il ruolo del MA.GA come punto di riferimento culturale per la provincia di Varese e per un contesto lombardo sorprendente per dinamicità e continua evoluzione. Un’opportunità unica – ha concluso l’assessore Caruso – per immergersi nella mente creativa di una figura che ha lasciato un’impronta significativa nell’arte moderna”.
La mostra di Kandinsky al MA.GA

Il percorso espositivo è composto da 130 opere, di cui 20 di Wassily Kandinsky, uno dei pionieri dell’arte astratta fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Al MA.GA di Gallarate le opere dell’artista sono accostate ai lavori di Paul Klee, Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder, Antoni Tàpies, Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio e altri protagonisti dell’astrazione europea e italiana dell’ultimo secolo.
La mostra, curata da Elisabetta Barisoni ed Emma Zanella, ricostruisce la nascita dell’arte astratta e il dialogo tra Kandinsky, Paul Klee e gli artisti delle avanguardie europee tra gli anni Venti e Trenta. Una sezione è dedicata al rapporto tra Kandinsky e l’Italia, con particolare attenzione alla storica mostra del 1934 alla Galleria del Milione di Milano e all’affermazione dell’astrattismo italiano. Chiude il percorso il secondo dopoguerra, con i gruppi Forma, MAC e Origine e con artisti come Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Roberto Sebastián Matta, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo ed Emilio Vedova.
Sul sito web del museo MA.GA gli orari è possibile visitare la mostra.




