Solidarietà istituzionale a Polizia e ispettori Aler per contusioni riportate in allontanamento abusivi in via Depretis
Una donna ha aggredito e ferito alcuni ispettori Aler e agenti di Polizia durante lo sgombero di un appartamento occupato illegalmente da abusivi a Milano, in via Agostino Depretis 5. Nel commentare il fatto di cronaca, l’assessore della Regione Lombardia alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, ha espresso la vicinanza istituzionale alle persone aggredite. “Massima solidarietà – ha detto – agli agenti rimasti feriti e ai due ispettori di Aler Milano, rimasti coinvolti nello spiacevole episodio. Solo la freddezza e la grande professionalità ha evitato il peggio”.
Prosegue il pugno duro contro delinquenti e criminali
“Non smetteremo mai – ha proseguito l’assessore – di ringraziare la Polizia di Stato e le Forze dell’Ordine per il loro impegno. Insieme agli ispettori di Aler, ogni giorno profondono sforzi e rischiano la vita per mantenere o ripristinare la legalità all’interno dei quartieri popolari. Non vogliamo fare nessuno sconto agli occupanti abusivi. Proseguiremo nel nostro impegno per affermare la legalità. Questa, infatti, è l’unica strada per permettere alle persone per bene che abitano nelle case popolari di vivere in tranquillità e far crescere i loro figli in sicurezza”.
Dopo episodio di Milano di via Depretis, pronta l’intesa per un nuovo piano sgomberi abusivi
“A breve – ha quindi concluso l’assessore – verrà siglata l’intesa per un nuovo piano di sgomberi programmati con la Prefettura. I primi a chiedercelo sono proprio i cittadini che abitano nelle case popolari”.
Bene impegno Prefettura e Questura
Anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale ha espresso solidarietà agli ispettori Aler e agli agenti di Polizia feriti. “Grazie all’impegno della Questura e della Prefettura di Milano – ha evidenziato – si sta continuando sulla strada giusta, quella degli sgomberi, per ripristinare la legalità nei quartieri di edilizia popolare. Auspico una pena adeguata alla gravità del gesto”.
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