La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha destinato due milioni di euro per il ‘Bonus Assistenti familiari’ e per ‘l’implementazione registri e sportelli’.
Il rifinanziamento consentirà di garantire continuità alla misura. Dall’1 gennaio al 13 settembre di quest’anno hanno richiesto il contributo per il ‘Bonus Assistenti Familiari’ oltre 600 persone. Parimenti sono stati attivati sportelli e registri nella quasi totalità degli Ambiti territoriali. Ciò anche grazie al coinvolgimento degli enti del terzo settore, delle organizzazioni sindacali e dei loro enti di patronato.
Valorizzare e sostenere lavoro
“Implementare registri e sportelli significa garantire un servizio sempre più necessario per i cittadini – dichiara l’assessore Lucchini -. Le famiglie che non possono individuare una figura di caregiver al proprio interno necessitano di un supporto a domicilio. Sappiamo che non sempre è facile da reperire tale figura. Per questo – chiarisce l’assessore – Regione Lombardia ha inteso valorizzare e sostenere il lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari in aiuto e tutela delle persone fragili e dei loro cari. Abbiamo favorito l’incontro tra la domanda di servizi domiciliari di cura e l’offerta di lavoro da parte degli assistenti familiari”.
Il ‘Bonus Assistenti Familiari‘, conclude l’esponente della giunta lombarda, “consente ora che possa accedere alla misura anche la persona fragile già destinataria delle misure B1 e B2 del Fondo Nazionale per la non autosufficienza e prevede anche la possibilità che il datore di lavoro sia un ente del settore”.
Ripartizione risorse
La misura cuba 2.000.000 e prevede la possibilità di utilizzare i residui delle assegnazioni precedenti. Ciò vale sia per la misura ‘Bonus Assistenti familiari’ sia per ‘l’implementazione registri e sportelli’ demandando alle ATS il monitoraggio dell’utilizzo delle stesse.