La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha approvato, in tema di superamento delle barriere architettoniche, le linee guida per la redazione dei Piani per l’accessibilità, l’inclusione e il benessere ambientale (Peba).
Più inclusione sociale
“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore – è agevolare la redazione dei Piani e aumentare significativamente il numero dei Comuni che li adottano. Ciò in ottica di accessibilità e inclusione sociale. I destinatari sono i Comuni, con particolare riferimento a quelli fino a 5.000 abitanti. Questo in quanto hanno bisogno di un maggiore supporto per la realizzazione dei ‘Peba’ e delle opere fondamentali per migliorare l’accessibilità degli spazi pubblici”.
Due strumenti di riferimento
Nello specifico, è prevista l’istituzione all’interno del Comune di due strumenti di riferimento: un Ambito di consultazione permanente sull’accessibilità cittadina, che sia un luogo di ascolto, proposta, partecipazione e condivisione di tutti gli attori e dei portatori di interesse e un Ambito di coordinamento e riferimento tecnico per l’accessibilità. Questo avrà il compito di divenire riferimento tecnico interno del Comune per favorire l’iter di tutte le fasi utili per l’elaborazione del Piano.
Un’articolazione in più fasi
Per facilitarne la redazione e lo sviluppo efficace, inoltre, si propone un’articolazione in più fasi. Che va da quella preliminare, alla definizione delle strategie e degli obiettivi. Per arrivare quindi all’analisi delle criticità. E andare fino alla presentazione alla cittadinanza.
Non solo norme, ma strumento per i Comuni
“Le linee guida approvate – ha concluso l’assessore – non sono solo delle norme a cui attenersi, ma un vero e proprio strumento per affiancare i Comuni nell’elaborazione di un piano che possa integrarsi con le politiche già attive sul territorio, che sia condiviso dalle associazioni e dalla cittadinanza e che possa accelerare il processo di adozione di misure preziose che rendano le nostre città più inclusive”.
gus