Una lettera al ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, per ribadire l’insufficienza delle risorse messe a disposizione Stato per le Borse di studio del prossimo anno accademico. L’ha scritta l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.
Nuova lettera sulle Borse di studio al ministro
“Faccio seguito alla mia precedente nota del 20 aprile 2023 – ha scritto – per evidenziarle nuovamente una questione prioritaria per il Sistema universitario lombardo. Mi riferisco alle Borse di studio Dsu e al sottodimensionamento delle relative fonti di finanziamento”.
“La sfida – si legge – riguarda il dimensionamento delle fonti di finanziamento per assicurare l’assegnazione delle Borse di studio Dsu alla più ampia platea di beneficiari nell’anno accademico 2023/2024”.
Timore assessore lombardo condiviso dai rettori
Il timore dell’assessore regionale è stato condiviso anche dai rettori lombardi, riuniti venerdì 20 ottobre in assemblea per l’acclamazione del nuovo presidente. Dopo essersi complimentato con il rettore della Statale di Milano, Elio Franzini, confermato nel ruolo di presidente del Crul (Comitato regionale di coordinamento delle Università lombarde), Fermi ha infatti comunicato di aver scritto al ministro Bernini. Ciò affinché l’interlocuzione in essere con il Ministero possa portare ad un aumento di fondi e scongiurare dunque il rischio che per il prossimo anno accademico vi possano essere aventi diritto non beneficiari.
Convinto appoggio degli atenei a Fermi
I rettori hanno ribadito il loro convinto appoggio all’azione intrapresa dall’assessore, informandolo che c’è un canale aperto anche da parte loro. “Devo evidenziare – ha sottolineato Fermi nella missiva indirizzata al ministro – che le modifiche normative effettuate dal Ministero negli ultimi due anni accademici hanno comportato un aumento dei fabbisogni finanziari in Lombardia, per sostenere il costo del Dsu, di circa 60 milioni di euro l’anno. Di questi, solo 20 milioni si stima siano coperti da risorse aggiuntive ministeriali derivanti da Pnrr. È dunque evidente che i finanziamenti attuali non sono sufficienti a garantire il maggiore costo. Pur a fronte di un grande impegno da parte di Regione Lombardia e degli Atenei”.
Da Università sforzi straordinari
E proprio a questi ultimi, riuniti come detto in assemblea, sono andate parole di gratitudine. “Mi sento in dovere di ribadire il ringraziamento agli atenei lombardi – ha concluso – per lo sforzo straordinario messo in campo lo scorso anno accademico. E ciò ben sapendo che non potrà essere replicato nelle dimensioni delle necessità economiche ora in campo”.