ASSESSORE LUCCHINI: SOSTENIAMO PIANI TERRITORIALI INTEGRATI PER GARANTIRE IL FINE RIEDUCATIVO DELLA PENA E RIDURRE LA RECIDIVA
ASSESSORE TIRONI: IL LAVORO E’ UN POTENTE MEZZO DI RISCATTO E FAVORISCE AUTONOMIA ECONOMICA
(LNews-Milano, 27 mag) Promuovere il pieno esercizio dei diritti e l’accesso alle tutele sociali per le persone – adulte e minorenni – destinatarie di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, ponendo al centro il valore rieducativo della pena.
È questo l’obiettivo della delibera approvata dalla Giunta lombarda su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini di concerto con l’assessore al Welfare Guido Bertolaso e con l’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro Simona Tironi.
Attraverso il nuovo bando, che stanzia risorse pari a 12.000.000 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo, sarà possibile la messa a terra di percorsi personalizzati, integrati e multidimensionali che, attraverso la rete di welfare territoriale, miglioreranno la presa in carico.
“Per Regione Lombardia – ha affermato l’assessore Lucchini – promuovere l’inclusione sociale è una priorità di mandato, così come garantire il fine rieducativo della pena e la prevenzione della recidiva. Grazie alle risorse che metteremo a disposizione e alla consueta collaborazione del Terzo Settore potremo superare le logiche settoriali per la definizione di processi di inclusione attiva, attraverso l’integrazione tra le diverse aree di intervento, ovvero l’inclusione sociale, l’istruzione, la formazione e il lavoro”. “Crediamo – ha aggiunto Lucchini – che un’adeguata presa in carico delle persone sottoposte a provvedimento giudiziario, attraverso interventi di natura psicosociale, educativa e occupazionale promuoverà la coesione sociale dell’intera comunità”.
“Attraverso percorsi formativi e di inserimento lavorativo – ha commentato l’assessore Tironi – vogliamo restituire dignità e futuro alle persone detenute, offrendo loro strumenti concreti per una vera riabilitazione. Il lavoro è un potente mezzo di riscatto sociale: consente autonomia economica, riduce la recidiva e contribuisce a rendere più sostenibile il sistema carcerario. Con questo intervento rafforziamo il nostro impegno nel costruire percorsi integrati che mettano davvero al centro la persona, anche nei contesti più fragili e complessi”. (LNews)
red