(LNews – Milano, 09 mag) Oltre 5.000 giovani carpioni sono stati immessi questa mattina nel lago di Garda: un’azione concreta, a tutela di una specie preziosa, resa possibile dal lavoro dell’incubatoio ittico regionale di Desenzano del Garda e dal sostegno di Regione Lombardia. A differenza dell’intervento 2023, che aveva visto la ‘semina’ di piccoli pesci nati da riproduttori prelevati in natura, per la prima volta sono stati immessi giovani carpioni nati da esemplari mantenuti in cattività presso una piscicoltura specializzata. Un traguardo importante, che apre nuove prospettive per la continuità delle attività di ripopolamento.
“Disporre di riproduttori stabili in incubatoio – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – ci permette di pensare a un futuro in cui il carpione non sia più solo una specie da proteggere, ma da rilanciare. La possibilità di riprodurlo in cattività significa poter aumentare la frequenza delle immissioni nel lago e contribuire con più efficacia alla salvaguardia di un patrimonio naturalistico esclusivo”.
Il carpione (Salmo trutta carpio) è un salmonide endemico del Garda, sopravvissuto per secoli nelle profondità del lago. Un pesce prezioso e ormai raro, tanto che la pesca è vietata in tutto il lago dal 2015. Le alterazioni ambientali e i cambiamenti climatici ne hanno drasticamente ridotto la presenza, mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza.
L’assessore ha inoltre voluto ringraziare gli agenti della Polizia provinciale e tutti quanti hanno lavorato al progetto, persone che con passione e competenza hanno seguito tutte le fasi dell’allevamento, dalla cura delle uova fino all’immissione in ambiente naturale.
“Il progetto di tutela e rilancio del carpione – conclude Beduschi – rappresenta un impegno di lungo periodo per Regione Lombardia, che continua a investire nella biodiversità e nella valorizzazione delle risorse lacustri”. (LNews)
gus