All’Ufficio territoriale di Bergamo, si è tenuta la settima e penultima tappa del tour sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), avviato all’inizio di febbraio, e che coinvolge i territori della provincia di Bergamo.
All’incontro era presente l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco.
Comunità energetiche, il punto a Bergamo
Incontro presieduto, come i precedenti, da Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorse idriche.
Dialogo e confronto con le comunità locali
“L’attività dal mio Assessorato – spiega – è stata promossa con l’obiettivo di attivare opportunità di dialogo e confronto con il territorio, coinvolgendo Enti locali, associazioni e soggetti interessati a intraprendere iniziative di CER e configurazioni di autoconsumo diffuso di energia rinnovabile“.
Legge regionale e nucleo CERL
“Fin dal 2022, anno dall’emanazione della legge regionale, l’obiettivo di Regione Lombardia – continua Massimo Sertori – è stato la concretezza. Abbiamo promosso una manifestazione di interesse che ha registrato una vasta partecipazione, ha coinvolto buona parte dei Comuni lombardi e attivato il nucleo CERL. Ovvero il soggetto istituito grazie alla legge regionale 2/2022 per dare un forte impulso allo sviluppo delle configurazioni di autoconsumo diffuso di energia rinnovabile in Regione Lombardia”.
I dati relativi al territorio di Bergamo
“La Lombardia ha dimostrato sin da subito – sottolinea Sertori – forte interesse ad accompagnare la diffusione delle CER. Realtà che costituiscono una delle principali opportunità di sviluppo di impianti di piccola taglia che utilizzano fonti energetiche rinnovabili (FER). E questo sia a livello nazionale che regionale. In particolare, nella fase 1 della Manifestazione di Interesse, abbiamo ricevuto 102 proposte progettuali dai territori della provincia di Bergamo, corrispondenti al 20% delle 513 domande. Di queste pratiche, 79 sono state ritenute meritevoli di accedere alla Fase 2 (77%). Circa la metà delle 23 proposte escluse nel territorio provinciale proveniva da Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti”.
La sfida del futuro
“La sfida ora è quella di concretizzare i progetti proposti dai territori – conclude Sertori – non solo quelli ammessi alla fase 2 della Manifestazione di Interesse, ma soprattutto quelli provenienti dai piccoli Comuni. Questi ultimi potranno candidarsi per il finanziamento previsto dal PNRR secondo quanto stabilito dal DM CACER. È importante ricordare, inoltre, che la programmazione regionale FESR 2021-2027 prevede oltre 300 milioni di euro per azioni legate all’energia. Di questi, 55,5 milioni sono destinati al sostegno delle CER e 90 alla diffusione delle FER”.