Assessore Agricoltura: affrontare sfida sostenibilità con l’innovazione
Sono 395 le cooperative agroalimentari attive in Lombardia, con un fatturato totale da 4,2 miliardi di euro. Le tre province più importanti sono Cremona, dove si registra il 31,5% del fatturato lombardo, Mantova (che produce il 31,3% del totale) e Brescia che contribuisce con una percentuale del 19,8.
Sono i dati emersi in occasione dell’assemblea regionale di Confcooperative Fedagripesca Lombardia che si è svolta al Made competence center di Milano e alla quale ha partecipato anche l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia.
Cooperative agroalimentari in Lombardia un patrimonio
“Quello della Cooperative agroalimentari attive in Lombardia è un patrimonio di eccellenza – ha dichiarato – che nella nostra regione dà lavoro a 8.000 persone e che contribuisce a dare valore aggiunto a tutta la filiera agroalimentare”. “Anche nei momenti di difficoltà le cooperative sono state in grado di garantire il giusto prezzo ai produttori agricoli, sia in pianura che in montagna”.
La sfida della sostenibilità
L’assessore ha quindi aggiunto che la sfida del presente e del futuro è legata alla sostenibilità. E che Regione Lombardia è al fianco delle imprese per gli investimenti legati a innovazione e digitalizzazione. Ambiti che rappresentano l’unica strada per coniugare esigenze ambientali ed economiche delle aziende, alzando anche la capacità di comunicare i risultati già raggiunti.
Lavoro comune per la montagna
Da parte dell’assessore, poi, un appello a Confcooperative a lavorare insieme per affrontare la sfida della montagna. Un settore in difficoltà per il forte incremento dei costi a livello di produzione, soprattutto per il settore del latte.
La leva dell’innovazione
A proposito della cumulabilità tra credito di imposta 4.0 e contributi Psr, l’assessore ha concluso dicendo che “se vogliamo spingere sull’acceleratore dell’innovazione, le imprese devono essere messe nelle condizioni concrete di investire e su questo tema da mesi attendiamo una risposta che non arriva dal Ministero e dall’Europa”.