Covid in Lombardia, i dati di Febbraio 2020

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+++ SABATO 29 FEBBRAIO, AGGIORNAMENTO DELLE 15 +++

Conferenza stampa alle ore 18, si potrà seguire su pagina Facebook LombardiaNotizieOnline

Fontana: scuole e asili, attività didattica sospesa anche settimana prossima

“È in corso la riunione con il premier Giuseppe Conte e gli altri presidenti delle Regioni. Per ora l’unica notizia che posso anticipare, soprattutto nel rispetto delle famiglie, è che anche la prossima settimana l’attività didattica delle scuole e degli asili resta sospesa. Vi aggiornerò non appena avremo altre notizie certe”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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+++ VENERDÌ 28 FEBBRAIO, AGGIORNAMENTO DELLE 20.20 +++

Coronavirus, Lombardia propone mantenere misure per un’altra settimana: pool di esperti per fare punto situazione

Il resoconto della giornata odierna sotto l’aspetto sanitario

La Regione Lombardia ha proposto al Governo di “mantenere per un’altra settimana le misure di contenimento già attuate, sia quelle nei comuni della zona rossa, che quelle previste per tutta la Regione”.

Lo hanno comunicato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (in collegamento video) e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia per fare il punto sul Coronavirus, cui hanno preso parte anche il vicepresidente Fabrizio Sala e gli assessori Davide Caparini (Bilancio) e Pietro Foroni (Protezione civile).

“È una decisione – ha spiegato il governatore – che nasce dopo un approfondito confronto con personalità tecnico scientifiche di grande spessore che possono aiutare a fare chiarezza sulla situazione”.

Hanno partecipato alla conferenza stampa:

– Angelo Pan, direttore Malattie Infettive Asst Cremona, Presidente SIMPIOS (Società Italiana Multidisciplinare per le Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie)

– Antonio Pesenti, rdinario di anestesia rianimazione Università di Milano, Direttore dip. Emergenza ospedale maggiore Policlinico

– Giuseppe De Filippis, direttore sanitario Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano

– Prof. Fausto Baldanti, Università di Pavia, Unità Virologia Molecolare, Irccs Policlinico San Matteo

– Prof. Massimo Galli, ordinario Malattie Infettive UniMi, Direttore SC Malattie infettive Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano

– Giuliano Rizzardini, direttore dipartimento malattie infettive e direttore SC malattie infettive 1 Asst Fatebenefratelli – Sacco Milano

– Dott. Marco Rizzi, direttore UOC malattie infettive, Asst papa Giovanni XXIII, Bergamo

– Prof. Paolo Antonio Grossi, professore Ordinario Malattie Infettive, Università degli Studi dell’Insubria. Direttore malattie infettive e Tropicali Asst-Sette Laghi Varese

“Spero – ha aggiunto il presidente – che il loro intervento posso restituirvi un po’ di sicurezza”.

Gallera: valutazioni frutto valutazione dei nostri esperti

“Otto giorni fa – ha spiegato Gallera – abbiamo registrato il 1° caso di positività; venerdì abbiamo adottato le prime misure su un’area circoscritta dove si erano registrati i primi casi. Venerdì abbiamo emesso una prima ordinanza frutto della valutazione dei nostri esperti; domenica, dopo un’intensa giornata di confronti, sono state adottate misure di un certo tipo e zona rossa e zona gialla con una serie di restrizioni. Sono passati 6 giorni dall’ordinanza, abbiamo iniziato a tirare alcune somme sui dati che abbiamo raccolto in questi giorni”.

I dati aggiornati

Gallera ha anche aggiornato i ‘numeri’: sono stati eseguiti 4835 temponi e il 75% ha dato esito negativo, l’11% è risultato positivo e il 14% è in corso di valutazione.

Ad oggi le persone positive sono 531 (il 10% è personale sanitario), di questi 235 sono ricoverati e 85 in terapia intensiva. I decessi di persone con Coronavirus sono 17.

Ecco i dati per provincia:

  • Bergamo: 103 pari al 19%
  • Brescia: 13, 2%
  • Cremona: 123, 23%
  • Lodi: 182, 34%
  • Monza e Brianza: 6, 1%
  • Milano: 29, 5%
  • Pavia: 49, 9%
  • Sondrio: 3, 1%
  • Varese: 3, 1%

in fase di verifica: 20, 4%

La situazione di Lodi

Al Pronto soccorso di Lodi stanno arrivando circa 100 persone al giorno, tutte con un quadro clinico compromesso. Se prima si registravano circa 180 accessi al giorno, oggi hanno una media 100 ma tutti con situazioni compromesse e che arrivano ad un aggravamento molto veloce. Abbiamo subito individuato posti letti in sub intensiva, e 15 pazienti ieri sono stati subito portati a Niguarda, la stessa cosa era successa la sera prima a Cremona.

“Il sistema sanitario – ha aggiunto Gallera – è in grado di gestire tutte queste situazioni e di farsene carico. Va anche tenuto presente che l’incidenza di questa infezione è alta, ma si registra in un territorio dove vive circa il 3% della popolazione regionale. Il virus clinicamente non dà problemi ed è facilmente risolvibile nel 90% dei pazienti.

Per favorire comportamenti virtuosi che evitano i contatti e la diffusione del virus, la Regione adotterà una campagna di comunicazione massiccia.

Per proteggere gli ospedali dalla diffusione interna del virus saranno effettuati tamponi all’ingresso delle patologie respiratore e tutto il personale sarà fornito di idonei dispositivi di protezione personale.

La rete ospedaliera sarà potenziata con interventi urgenti di rafforzamento delle terapie intensive e subintensive tramite: 1) l’assunzione straordinaria di personale; 2) la formazione rapida del personale per l’assistenza respiratoria; 3) l’acquisizione di respiratori, monitor, sistemi di ventilazione assistita.

Per raggiungere lo stesso obiettivo, sarà anche importante mantenere al domicilio i pazienti positivi che non manifestano gravi patologie.

De Filippis, direttore sanitario del Sacco

Giuseppe De Filippis, direttore sanitario del Sacco-Fatebenefratelli e membro dell’Unità di crisi, ha voluto ringraziare “in maniera non simbolica” tutto il personale che “da giovedì sera si sta adoperando in maniera incredibile. Un modello organizzativo così non si inventa in un giorno e all’ultimo momento”.

“Il coordinamento regionale – ha aggiunto – ha fatto un grandissimo sforzo e ha dimostrato un grande sforzo anche per garantire la piena operatività dei laboratori. Areu sta coordinando i lavori con sforzi incredibili supportando gli ospedali in maggior difficoltà che, da subito, sono stati in grado di accettare pazienti di altri ospedali”.

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Coronavirus/2, scuole: Lombardia reitera richiesta sospensione per un’altra settimana

“Abbiamo reiterato la richiesta al Governo di protrarre di una settimana la sospensione per gli asili nido, le scuole per l’infanzia, le scuole di ogni ordine e grado e le Università in Lombardia. La nostra richiesta è all’esame del Consiglio dei Ministri che la valuterà e, se accolta, la inserirà nel prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Lo ha precisato l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini rispondendo alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa a Palazzo Lombardia dedicata al tema coronavirus.
Il chiarimento dell’assessore regionale arriva anche in risposta alle centinaia di domande che i cittadini lombardi hanno inviato attraverso i social network. “Questo provvedimento – ha rimarcato l’assessore regionale – è fondamentale per la salute pubblica dei cittadini”.

Sul tema della scuola si è soffermato anche il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala precisando che “Abbiamo chiesto al Governo la sospensione delle lezioni: gli istituti dotati di smart learning possono attivare questo tipo di pratica. Personale e docenti si recano a scuola, gli studenti no”.

“Ringraziamo gli esperti che si sono uniti a noi nel confronto che abbiamo avuto su come affrontare e gestire al meglio l’emergenza coronavirus – ha proseguito Sala, sottolineando anche che la parte sanitaria sta lavorando a livelli di eccellenza – siamo consapevoli che la situazione richiede tutto il nostro impegno per rallentare e frenare l’epidemia”.

“Le misure che Regione Lombardia ha inserito nel Piano che abbiamo sottoposto al Governo – ha continuato il vicepresidente Sala – sono di indicazione scientifica. Siamo forse la prima area occidentale chiamata a dare risposta al coronavirus”.

“Tutti i settori stanno lavorando – ha spiegato riferendosi all’aspetto economico dell’emergenza – per individuare fonti di aiuto e dare risposte alle nostre aziende. Chiederemo l’accesso al fondo europeo per le calamità che può essere esteso a emergenze sanitarie”.

“Dico grazie ai 10 milioni di cittadini lombardi – ha detto ancora Sala – in quanto combattere il virus significa rispettare le regole”.

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+++ GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20 +++

Presidente Fontana: anche buone notizie, guarite 37 persone e importante scoperta al ‘Sacco’

Gallera: negli ultimi giorni diminuito numero persone ricoverate

Riapre in maniera contingentata parte del Duomo di Milano

“La giornata di oggi è finalmente caratterizzata da una serie di buone notizie: anzitutto 37 persone sono guarite dal Coronavirus e il loro tampone è ora negativo, dall’ospedale Sacco è arrivata l’importante notizia dell’isolamento del ceppo italiano del virus e iniziano a diminuire i ricoveri nelle strutture lombarde”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che oggi è intervenuto in video nella conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla situazione del Coronavirus annunciando anche che la Lombardia “senza nessun aiuto del Governo è riuscita a recuperare 4 milioni di mascherine e presìdi sanitari che saranno distribuite da domani ai medici e al personale a seconda delle priorità”.

Gallera: situazione inizia a strutturarsi

“La situazione – ha detto l’assessore al Welfare, Giulio Gallera fornendo i dati della giornata odierna – inizia a strutturarsi anche nei presìdi sanitari e stiamo riuscendo ad avere un profilo più preciso di come si stia sviluppando il virus stesso.

Inoltre, confermiamo che i tamponi verranno effettuati solo sui pazienti che presentano sintomi riferibili al Coronavirus come febbre e difficoltà respiratorie. Secondo questa interpretazione dunque non verranno più ‘tamponati’ gli asintomatici”.

L’assessore ha anche evidenziato come dai 126 ricoverati nella sola giornata del 24 febbraio, si sia passati ai 44 del 25 e ai 39 di ieri.

“Oggi – ha aggiunto – abbiamo 216 persone ricoverate sulle 403 risultate positive (72 in provincia di Bergamo, 10 Brescia, 91 Cremona, 159 Lodi, 5 Monza e Brianza, 15 Milano, 36 Pavia, 3 Sondrio e 12 in corso di verifica)”. Complessivamente i decessi in Lombardia, relativi a pazienti in stato di salute già molto compromesso, è di 14 persone, la stragrande maggioranza delle quali è ultraottantenne.

L’ospedale di Cremona

– Cremona con 91 casi è la seconda provincia lombarda per numero di persone colpite. “I ricoverati sono 50, ma bisogna tenere conto che quest’ospedale è un riferimento anche per l’area lodigiana. I pazienti sono tutti ricoverati in situazioni ordinarie, cioè in letti di Medicina che è stata trasformata in un reparto di infettivologia”.

100 posti letto in terapia intensiva

La Lombardia ha 900 posti di terapia intensiva e circa 100 sono tuttora liberi, a oggi le persone ricoverate in questi reparti sono 28.

Riapre parte del Duomo di Milano

L’assessore ha anche confermato che nei prossimi giorni riaprirà in maniera contingentata e gestita parte del Duomo di Milano. In particolare il portone mediano sud e le terrazze. Funzioneranno solo le biglietterie online.

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+++ AGGIORNAMENTO DELLE 22 +++

Il presidente Fontana si è sottoposto al test ed è risultato negativo

Coronavirus, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato in diretta Facebook di essersi sottoposto al test che è risultato negativo.

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+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20.45 +++

Coronavirus, salgono a 305 i contagiati in Lombardia

Salgono a 305 le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia aggiornando i dati rispetto ai tamponi risultati positivi. “Ancora una volta – ha commentato il presidente Fontana – ringrazio tutti coloro che sono in campo per fronteggiare questa emergenza, in particolare medici, personale sanitario e volontari della Protezione civile”.

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+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10 DI MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO +++

259 i contagiati, fra loro anche 4 minori

Sarà possibile seguire la conferenza stampa in streaming sulla pagina Facebook Lombardia Notizie Online

Nella notte è salito a 259 il numero delle persone contagiate da Coronavirus e, fra loro, ci sono anche 4 minori, di cui una bimba di 4 anni. Altri 2 hanno 10 anni e uno 15. Due sono già stati dimessi e gli altri due stanno effettuando gli accertamenti del caso.


+++ AGGIORNAMENTO DELLE 20 +++

240 persone contagiate e 9 decessi. Fontana: grazie a chi sta lavorando anche dal presidente Mattarella

Salgono a 240 le persone contagiate dal Coronavirus in Lombardia. Tra loro, purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: un 83 enne di Codogno (LO), un 84enne di Nembro (BG) e 91enne di San Fiorano (LO), tutti soggetti già in condizioni cliniche precarie.
Questi i dati presentati oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dagli assessori Giulio Gallera (Welfare), Pietro Foroni (protezione civile) e Davide Caparini (Bilancio).  In merito ai tre decessi l’assessore Gallera ha precisato ancora una volta che “innanzitutto è da verificare che esiste un nesso fra la morte e la positività al Coronavirus” e “che comunque ancora una volta stiamo parlando di persone anziane con seri problemi di salute preesitenti”.

Il presidente Fontana ha voluto rivolgere “un caloroso ringraziamento a tutte le persone, in particolari gli operatori della sanità che, giorno e notte, lavorano con assoluta professionalità impagabile impegno per affrontare questa emergenza”. “A loro – ha aggiunto il governatore – va l’applauso di tutti i lombardi e più in generale degli italiani”.  Inoltre il presidente Fontana ha desiderato esprimere una “particolare vicinanza alle persone costrette a vivere nella ‘zona rossa’ del lodigiano. Un sentimento che è lo stesso che mi ha chiesto di trasmettere loro, oggi ha più riprese, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in diverse telefonate intercorse durante la giornata”.

GALLERA: TUTTI OSPEDALI PIENAMENTE OPERATIVI

Rispondendo a chi gli chiedeva notizie circa l’ospedale di Codogno, l’assessore Gallera ha risposto che “sono stati sottoposti ‘a tampone’ tutti i medici del presidio, i medici di medicina generale e i pediatri della zona rossa”.
Gallera ha anche aggiunto che nessun reparto degli ospedali lombardi sta chiudendo e che quindi non c’è nessun tipo di interruzione dell’attività sanitaria. Inoltre, l’assessore ha annunciato che a breve potranno processare i tamponi anche il Policlinico di Milano, l’ospedale Niguarda, e quelli di Monza, Bergamo e Brescia.  Gallera ha anche sottolineato l’importanza di non interrompere le donazioni volontarie di sangue, ancora più importanti in un momento come questo.

FORONI: ECCO IL GRANDE IMPEGNO DELLA PROTEZIONE CIVILE

L’assessore Foroni ha poi ‘fatto il punto’ su come si sta muovendo la Protezione civile. “Il riscontro da parte della Protezione civile relativamente ai 10 Comuni della zona rossa – ha detto – è di grande tranquillità. Si lavora senza sosta.  L’assessore ha spiegato che “È stato costituito un centro coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Lodi, mentre presso il comune di Codogno è stato allestito un centro operativo misto e dei centri operativi comunali presso ogni Comune interessato”.
“Sono in campo circa 100 volontari della nostra Sala operativa – ha detto – per far fronte alle emergenze e per aiutare le persone isolate e soprattutto gli anziani. Sono anche stati allestiti 40 posti letto per i medici che hanno una turnazione particolare presso l’ospedale Lodi”.

Inoltre per smistare ed accogliere le persone sono stati individuati 4 punti di triage negli ospedali di Bergamo, Brescia, Crema e Casalmaggiore.

IL RAFFORZAMENTO DEL NUMERO UNICO REGIONALE

A oggi il numero unico regionale 800894545 sta ricevendo una media di circa 300.000 chiamate al giorno. Per questo motivo sono già operativi 21 volontari della Protezione civile e altri ancora stanno terminando la formazione.

LE STRUTTURE PER LA QUAARANTENA

“Sono stati identificati 59 posti in una struttura militare nella zona di Baggio – ha aggiunto Foroni – e 50 nell’ex ospedale di Baggio, oltre a una quarantina a San Damiano (PC).

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+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9.50 DI MARTEDI’ 25 FEBBRAIO +++

Coronavirus, nella notte sono saliti a 206 i contagi in lombardia

In corso vertice con premier Conte e Capo della Protezione civile Borrelli

Sono salite a 206 le persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Sono stati eseguiti circa 1.800 tamponi.

Seguiranno ulteriori informazioni nel corso della giornata.

Numero verde regione

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

Ricordiamo che la Sala Stampa di Palazzo Lombardia apre alle 10.


+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20.15 +++

Coronavirus, sale a 6 il numero dei morti in Lombardia. In serata un decesso al sant’Anna di Como

Rispetto a quanto comunicato in conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare, Giulio Gallera, sale a 6 il numero dei decessi in Lombardia. L’ultimo caso riguarda un uomo di 62 anni, che aveva già importanti compromissioni a livello cardiaco e renale, ed era stato trasportato al Sant’Anna di Como dall’Ospedale di Lodi.

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+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 13.25 +++

Coronavirus, salgono a 172 i contagi in Lombardia. Morto un uomo di 88 residente del lodigiano

Sono salite a 172 le persone contagiate dal Coronavirus in Lombardia. Purtroppo si è anche registrato il decesso di un uomo di 88 anni residente a Caselle Landi in provincia di Lodi.

Ulteriori aggiornamenti saranno forniti nel corso della conferenza stampa già convocata per le ore 17.

Numero verde regione

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

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Lunedì 24 febbraio, aggiornamento delle 9.15

Salgono a 150 i contagi. Morto un uomo di 84 anni ricoverato a Bergamo

Nella notte sono salite a 150 le persone contagiate da Coronavirus. Purtroppo si è registrato anche il decesso di un uomo di 84 anni ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Rispetto all’ultimo aggiornamento di ieri sera sono dunque 38 i nuovi casi.

Ulteriori aggiornamenti saranno forniti nel corso della giornata.

Numero verde regione

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare.

Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.


Aggiornamento delle ore 18.30 di domenica 23 febbraio

Coronavirus, sale a 112 il numero dei contagiati. Morta un’anziana donna malata oncologica all’ospedale di Crema

Presidente Fontana: non ho mai detto Lombardia come Wuhan

Sono 112 i casi delle persone risultate positive al Coronavirus. Lo hanno fatto sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione.

La maggior parte dei soggetti colpiti dall’infezione si trova nella zona del Basso lodigiano (62). Si registrano poi casi anche nelle province di Cremona (16), Pavia (6), Milano (2) e Sondrio (1). Nelle ultime ore si sono altresì registrate infezioni anche in provincia di Monza e Brianza (1) e Bergamo (3). Si stanno effettuando le opportune verifiche per la corretta ‘identificazione’ degli altri soggetti positivi.

Fra questi casi c’è anche quello di un’anziana donna, malata oncologica, deceduta all’ospedale di Crema e positiva al tampone effettuato post mortem.

“L’Unità di crisi – hanno spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera – è al lavoro giorno e notte per fronteggiare con grande lucidità una situazione che è in costante evoluzione. Continuiamo a essere in strettissimo contatto con il Governo. Siamo in costante collegamento con il premier Giuseppe Conte, con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli”.

Fontana: mai detto Lombardia come Wuhan

Il presidente Fontana ha anche precisato alcune sue dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa. “Mi è stato chiesto – ha spiegato – se siamo pronti ad affrontare altre situazioni e ho detto che nel caso ci fosse un ulteriore peggioramento siamo pronti ad affrontarlo con altre misure”.

Numero verde Regione per le emergenze

Coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare.

Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

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+++ ATTENZIONE, AGGIORNAMENTO CON ORDINANZA DI CHIUSURA DELLE SCUOLE +++ 

CORONAVIRUS: REGIONE PREDISPONE ORDINANZA CON DISPOSIZIONI VALIDE PER TUTTO IL TERRITORIO LOMBARDO
CHIUSE LE SCUOLE E I LUOGHI DI AGGREGAZIONE

Regione Lombardia, in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo una Ordinanza, firmata dal presidente Attilio
Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo
provvedimento.

Tra i provvedimenti previsti sono contemplati:

1) la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;

2) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;

3) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura

L’ordinanza, i cui contenuti puntuali saranno resi noti nelle prossime ore, sarà soggetta a modifiche al seguito dell’evolversi dello scenario epidemiologico.

Raccomandiamo a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali:

  1. lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche,
  2. evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni
    respiratorie,
  3.  non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani,
  4. coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce
  5. non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti
  6. contattare il numero verde regionale a 800.89.45.45 o il 112 se hai febbre o
    tosse o sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

gal


 

DOMENICA 23 FEBBRAIO, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10

Presidente Fontana: nella notte saliti a 89 i casi, ringrazio i lombardi per il grandissimo senso civico

“Nella notte sono saliti a 89 i casi di cittadini lombardi risultati positivi ai controlli del Coronavirus. È quindi quantomai necessario porre in essere misure ancora più stringenti e rigorose. I lombardi stanno dimostrando un grandissimo senso civico e senza isterismi si stanno adeguando a questa situazione”. Così, in sintesi, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo in uno ‘speciale’ a Radio Rai 1, ha fatto il punto della situazione. Regione Lombardia ha convocato una conferenza stampa, intorno alle ore 16, per ulteriori aggiornamenti.


Coronavirus, Gallera: test positivo per cittadino di Mediglia/Mi. È il 47esimo in Lombardia

“Un cittadino residente a Mediglia (MI) è risultato positivo al test del Coronavirus. Si tratta del secondo caso in provincia di Milano, il 47esimo in Lombardia”. Lo rende noto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.


+++ Aggiornamento delle 19.15 +++

Coronavirus, governatore Fontana: mi ha chiamato presidente Mattarella. Grato per sua vicinanza

“Sono grato al presidente della  Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi mi ha chiamato per sostenere, attraverso di me, gli operatori lombardi e tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per fronteggiare i casi di Coronavirus che si stanno verificando in Lombardia”.
Lo ha fatto sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando come il presidente della Repubblica “anche in questa circostanza non abbia mancato di dimostrarci vicinanza e solidarietà, esprimendo anche il proprio apprezzamento per l’impegno profuso dalla Regione Lombardia e da tutto il sistema sanitario lombardo. Nel ringraziarlo gli ho assicurato che lo terrò costantemente aggiornato sull’evoluzione dei fatti”.


+++ Aggiornamento delle ore 18.50 +++

Coronavirus, Fontana: sale a 46 numero persone contagiate. Un caso al San Raffaele, è un uomo di Sesto San Giovanni

ATTIVATO NUMERO VERDE 800894545 PER RESIDENTI COMUNI COMPRESI IN ORDINANZA

Sono salite a 46 le persone risultate positive al Coronavirus in Lombardia. Lo fa sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che sta presiedendo, insieme all’assessore al Welfare, Giulio Gallera, l’Unità di crisi e che, in mattinata, ha partecipato a un vertice in video conferenza con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Nel computo delle 46 persone infettate rientra anche la donna di 76 anni deceduta al proprio domicilio a Casalpusterlengo e che è stata sottoposta a tampone post mortem. In particolare, dei 7 nuovi casi appena confermati rispetto ai 39 già comunicati questa mattina (due dei quali in provincia di Pavia e altrettanti in provincia di Cremona), uno è residente a Sesto San Giovanni (MI) ed e’ attualmente ricoverato all’Ospedale San Raffaele. Gli altri 6 provengono dalle zone già interessate dall’infezione.

Areu ha inoltre attivato un numero verde riservato agli abitanti dei 10 comuni ricompresi nell’ordinanza firmata ieri dal presidente Fontana e dal ministro Speranza. Il numero è 800894545

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In corso vertice con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Coronavirus, oggi alle 13.15 conferenza stampa in Regione

Si terrà oggi, sabato 22 febbraio, alle 13.15, una conferenza stampa in Regione per fare il punto sui casi di Coronavirus.

Sarà possibile seguire la conferenza stampa in streaming sul sito della Regione Lombardia www.regione.lombardia.it e sulla pagina Facebook Lombardia Notizie Online

 


+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20 +++

 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno firmato un’ordinanza con la quale, in 8 punti, si dispongono una serie di provvedimenti per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.

Nel testo dell’ordinanza è resa obbligatoria la:

1) Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;

2) Sospensione di tutte le attività commerciali, a esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;

3) Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);

4) Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;

5) Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;

6) Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;

7) Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;

8) Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.

“I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19 a cura dei datori di lavori. La valutazione in merito al mantenimento e/o alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia congiuntamente con le Autorità centrali.
Il Prefetto di Lodi è incaricato dell’esecuzione della presente ordinanza”.


+++ AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19 +++

Coronavirus, Gallera: 14 i contagiati in Lombardia.

Sale a 14 il numero delle persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente Attilio Fontana, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Capo Dipartimento della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

“Abbiamo individuato altre 8 positività – ha spiegato Gallera – fra cui 5 operatori sanitari dell’Ospedale di Codogno e 3 pazienti. Abbiamo già effettuato tamponi su 120 dipendenti che lavoravano presso l’area ricerca e sviluppo dell’azienda del primo contagiato, e iniziato i tamponi anche agli operatori sanitari e tutti le persone che hanno avuto contatti diretti.

I primi 6 contagiati dunque sono il 38enne (‘paziente 1’), sua moglie e il ragazzo che fa parte dello stesso gruppo podistico.

Le altre 3 persone, tutte di età più avanzata, frequentavano lo stesso bar anche dal padre del podista.

Il presidente Fontana e il ministro Speranza hanno firmato un’ordinanza con misure molto precise che riguardano l’area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive. I comuni sono: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano.

L’assessore Gallera ha quindi ringraziato il “sistema sanitario per il lavoro svolto ininterrottamente dalla serata di ieri che è riuscito ad individuare collegamenti e legami”.

Il presidente Fontana ha sottolineato che “Il Tavolo di coordinamento regionale è sempre aperto, siamo pronti a reagire a qualunque evenienza. Abbiamo assunto provvedimenti che non devono essere intesi come qualcosa che possa spaventare ma come qualcosa che può bloccare l’epidemia”.


 

21 febbraio ore 16.30

Coronavirus, 6 i casi positivi confermati. Aggiornamento delle ore 16.30 da Palazzo Lombardia

Sono 6 i casi positivi al Coronavirus confermati in Lombardia. Lo ha comunicato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia con il presidente, Attilio Fontana e l’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni.

Oltre ai primi tre casi positivi, già comunicati questa mattina (il paziente 38enne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno, sua moglie e a un contatto stretto già trasferiti al Sacco), si sono registrati altri tre casi positivi che saranno ricoverati al Sacco.

Per ora il soggetto che era stato individuato come possibile ‘caso zero’, ovvero colui che di rientro da un viaggio in Cina potrebbe aver trasmesso il virus al 38enne, al primo ‘tampone’ è risultato negativo, è quindi necessario effettuare ulteriori approfondimenti per capire il suo reale stato di salute.

L’assessore Gallera ha inoltre spiegato che sono oltre 200 le persone identificate come contatti stretti dei casi positivi al coronavirus, ora in isolamento. Per questi soggetti è già stato fatto o verrà fatto il tampone.

“Abbiamo 149 persone che sono contatti del 38enne ricoverato a Codogno tra infermieri, parenti e conoscenti – ci sono coloro che lavorano con lui in azienda e hanno avuto un contatto diretto, e ancora gli appartenenti alle attività sportive da lui  frequentate.

“Nella notte infatti – ha precisato Gallera – hanno fatto l’accesso al Pronto soccorso di Codogno altre tre persone, uno è venuto da solo gli altri due in ambulanza. A oggi l’unico elemento che conosciamo è che vivono tutti nella stessa area. Dobbiamo parlare con loro e con i loro familiari per capire se c’è una connessione. Tutti e tre avevano una polmonite seria, poi risultata Covid-19”.

Se si è stati in contatto con persone positive al virus e si hanno dei sintomi quali febbre e difficoltà respiratorie, l’invito è a non presentarsi al pronto soccorso ma a chiamare il 112, che invierà una squadra per fare i tamponi. “In questo mese – ha aggiunto Gallera – abbiamo gestito 100 casi sospetti, tutti poi risultati negativi, che sono stati tenuti in isolamento 4-5 ore per fare il tampone e si erano presentati con queste caratteristiche”.

PRESIDENTE FONTANA, MISURE CHE ASSUMIAMO SERVONO A EVITARE DIFFUSIONE CONTAGIO: “Le misure che assumiamo – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – sono gli unici mezzi per evitare diffusione del contagio e non devono essere viste come qualcosa di drammatico e preoccupante. È dimostrato che questo sistema contribuisce in modo stanziale a bloccare la diffusione. Non dobbiamo diffondere il panico ma le misure, che potremo rivalutare dopo la riunione con il ministro Speranza, che sta arrivando, sono fondamentali per il bene della comunità”.

ASSESSORE FORONI: STIAMO CERCANDO STRUTTURE IDONEE – L’assessore Pietro Foroni ha spiegato che la Protezione civile lombarda sta intanto individuando strutture idonee ad eventualmente ospitare persone da mettere in quarantena. “Stiamo verificando strutture civili, anche militari ed ex-militari idonee per ospitare eventuali quarantene. Siamo pronti per ogni evenienza”.


 

21 febbraio ore 12:30

Conferenza stampa

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21 febbraio ore 10.30

Coronavirus, Gallera: confermati altri due casi. Invito precauzionale a stare a casa e non recarsi nei pronto soccorso

“Altre due persone residenti a Castiglione D’Adda sono risultate positive al test del Coronavirus. Si tratta della moglie del 38enne in terapia intensiva e di uno stretto conoscente. I due pazienti si trovano attualmente in stato di isolamento. Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. È attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie”.


 

21 febbraio ore 1.04

“Un 38enne italiano è risultato positivo al test del coronavirus. Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. L’uomo è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al Pronto soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotte. Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie”. Lo comunica l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

dvd

 


 

INFORMAZIONI UTILI

FAQ – Infezione da coronavirus 2019-nCoV

  1. Che cos’è un coronavirus?

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

  1. Che cos’è un nuovo coronavirus?

Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

  1. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?

Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus.

  1. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?

Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

  1. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?

Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

  1. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?

No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Possono essere necessari anche anni per sviluppare un nuovo vaccino.

  1. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.

  1. Cosa posso fare per proteggermi?

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina, si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari a Wuhan.

Se ci si reca in Cina, nella città di Wuhan, provincia di Hubei, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.

È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori.

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

Qualora una persona di ritorno da un viaggio a Wuhan sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe immediatamente rivolgersi ad un medico e informarlo del viaggio.

9. Dove si stanno verificando le infezioni da 2019-nCoV?

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.

La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Al 21 gennaio 2020, sono stati segnalati in totale 295 casi confermati di infezione da 2019-nCoV, inclusi 4 decessi: 291 dalla Cina di cui 270 da Wuhan, 14 a Guangdong, 5 a Pechino e 2 a Shanghai, e 4 casi in altri paesi asiatici: 2 in Thailandia, 1 in Giappone e 1 in Corea del Sud.

10. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?

La probabilità di introduzione del virus nell’UE è considerata moderata, anche se non può essere esclusa.

11. Come si contrae questo coronavirus?

Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente Wuhan City).

12. Che fare se si è soggiornato di recente a Wuhan?

Se nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie, a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio

13. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata?

Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria.

14. Che fare se si presentano i sintomi del virus?

In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, prima, durante o dopo il viaggio, i viaggiatori devono rivolgersi a un medico e informarlo del loro viaggio.

15. Quali raccomandazioni dell’OMS per i paesi?

L’OMS incoraggia tutti i paesi a rafforzare la sorveglianza delle infezioni respiratorie acute acute (SARI), a rivedere attentamente eventuali casi insoliti di SARI o di polmonite e a comunicare all’OMS qualsiasi caso sospetto o confermato di infezione da nuovo coronavirus. I paesi sono incoraggiati a continuare a rafforzare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il regolamento sanitario internazionale (2005).

Fonte: Direzione Generale della prevenzione sanitaria.

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

 

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