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Coronavirus, mascherine Fippi, Cattaneo: al momento le uniche in Lombardia autorizzate da ISS a essere commercializzate

coronavirus mascherine esposto

La Regione Lombardia replica all’Associazione diritti lavoratori – Cobas Lombardia che ha annunciato di aver presentato, sulle mascherine per il coronavirus, un esposto alla Procura di Milano.
L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, a capo della task force sulle mascherine e dpi afferma: “Le mascherine della Fippi sono state confezionate con un tessuto testato presso il Politecnico di Milano. Tale materiale ha superato tutte le prove richieste dall’ISS, che sono le stesse previste per la certificazione con marchio CE”.

Alto potere filtrante

“Inoltre, questo tessuto – sottolinea l’assessore – ha un potere filtrante alla dimensione del virus superiore a quello di molte mascherine certificate. Dunque, sono un prodotto realmente in grado di garantire una protezione a chi le indossa”.

Collaborazione con Politecnico di Milano

“La Regione Lombardia – spiega Cattaneo – è riuscita a trovare, in collaborazione con il Politecnico e con le associazioni di categoria e in un momento di assoluta emergenza, alcune imprese disposte a riconvertire in poche settimane la propria produzione originale in mascherine”.

Riconversione della filiera

“La riconversione della filiera produttiva dei pannolini – afferma l’assessore – è in grado di garantire produzioni giornaliere molto elevate a differenza di quanto sarebbe avvenuto con una produzione di mascherine tradizionali”.

Tra necessità ed emergenza

“Di fronte alla necessità imposta dall’emergenza – continua – di disporre con certezza di numeri significativi di mascherine, questa modalità ha garantito di avere quantità importanti, e in tempi brevi, di mascherine. Con un effettivo potere filtrante e idonee a proteggere”.

Solo per la Fippi la deroga dell’ISS

“Inoltre, al momento, la Fippi – sottolinea – è l’unica impresa lombarda che l’ISS ha autorizzato a produrre e commercializzare mascherine in deroga. Come previsto da Art. 15 del decreto Legge Cura Italia del 17 marzo 2020”.

Impossibilità di rivolgersi ad altri produttori

“Non c’è stata la possibilità – aggiunge – di rivolgersi ad altri produttori perché, fino a pochi giorni fa, nessun altro aveva ancora l’autorizzazione a commercializzare mascherine. A oggi sono solo 7 i soggetti autorizzati, in deroga, in tutta Italia. A fronte di centinaia di richieste”.

Regione prosegue con il lavoro della task force

“Regione Lombardia sta proseguendo – afferma l’assessore – con il proprio il lavoro attraverso la task force sulle mascherine e dpi”. “E, con l’aumento dei produttori autorizzati in deroga, troverà sicuramente – conclude Cattaneo – altri prodotti idonei. Altamente protettivi e con forme più simili alle classiche mascherine chirurgiche“.

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