Disabili gravi, con ‘Dopo di noi’ dalla Regione 8.5 milioni di euro

Disabili gravissimi
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Assessore Bolognini: un aiuto concreto le persone che non hanno un sostegno famigliare

Con una delibera proposta dall’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini, la Giunta regionale lombarda ha approvato il piano attuativo regionale ‘Dopo di noi’. E’ finalizzato a realizzare interventi a favore dei disabili gravi nei diversi ambiti territoriali. L’ammontare complessivo delle risorse per le Ats è di 8.584.800 euro. “Il piano attuativo – ha spiegato Bolognini – consente a Regione Lombardia di dare concretezza a politiche inclusive. Sono finalizzate al raggiungimento di miglior livelli di autonomia per le persone disabili gravi prive del sostegno famigliare. Si tratta di interventi in linea con gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi previsti dall’art.3 della legge 112 del 2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare”.

Sono cinque tipologie di progetti realizzabili nell’ambito del sostegno ai disabili gravi

I progetti che gli ambiti dovranno realizzare, per la popolazione residente, nella fascia di età tra i 18 e i 64 anni riguarderanno cinque aree. Inanzi tutto si tratta di:
1. Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo famigliare di origine, ovvero per la deistituzionalizzazione. Da ricercare soluzioni e condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente famigliare;
2. Programmi di accrescimento della consapevolezza, di sviluppo delle competenze per la gestione della vita autonoma e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile. Tutti questi interventi devono avere come risultato finale l’uscita della persona con disabilità grave dalla famiglia e/o dalla struttura. Questa deve realizzarsi entro un lasso di tempo definito. Previsioni di spesa: 2.317.896 euro.

Dal supporto alla domiciliarità alle soluzioni per alloggi

Altri due ambiti di ‘Dopo di noi’ sono:
3. Interventi di supporto alla domiciliarità, finalizzati a contribuire alla spesa dei servizi generali dell’assistenza tutelare, compresa quella resa da assistente personale, educativa, animativa, assicurata alle persone disabili residenti nelle soluzioni residenziali previste dal decreto ministeriale. Questi contributi integrano gli interventi a sostegno della domiciliarità, come il servizio di assistenza domiciliare, la frequenza di servizi semi residenziali/diurni a carattere sociosanitario e sociale. Previsione di spesa: 4.635.792 euro;
4. Interventi di permanenza temporanea in soluzione abitativa extra famigliare finalizzati a garantire il ricovero delle persone disabili in situazione di emergenza (es. ricovero o decesso del caregiver famigliare) contribuendo al costo della retta assistenziale. Previsione di spesa: 772.632 euro;

Attenzione per gli alloggi

Infine, l’ultimo punto di ‘Dopo di noi’, riguarda le abitazioni:
5. Interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessarie per il funzionamento degli alloggi stessi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità. Previsione di spesa: 858.480 euro.

La ripartizione delle risorse assegnate

Le risorse di 8.584.800 euro sono assegnate come segue: Ats Milano 2.981.998 euro, Ats Insubria 1.245.580 euro, Ats Montagna 252.991,73 euro, Ats Brianza 1.027.946 euro, Ats Bergamo 958.972 euro, Ats Brescia 1.001.087 euro, Ats Valpadana 652.019 euro, Ats Pavia 464.203 euro. “Si tratta di importanti risorse – ha sottolineato Bolognini – che consentiranno ai territori di costruire percorsi di accompagnamento all’uscita da nucleo familiare o di deistituzionalizzazione. Interventi di supporto alla domiciliarità e per la frequenza di servizi semi residenziali/diurni a carattere sociosanitario e sociale”.

Emergenze e caregiver

“Regione Lombardia pensa inoltre anche al sostegno in caso di emergenza legata a fattori imprevisti riferiti al caregiver e, infine, per sostenere spese di ristrutturazione, acquisto o locazione di alloggi finalizzati agli interventi previsti. Regione Lombardia anche in questo caso – ha quindi concluso l’assessore – dimostra di saper offrire risposte coerenti e di valore a temi così sentiti e delicati, legati a fasce importanti di popolazione con disabilità grave”.

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