Sostegno concreto ai figli di vittime in casi di femminicidi

25 Novembre 2020
Paola Stringa
femminicidi
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on linkedin
Share on telegram
Share on email

Proteggere e supportare i minori vittime di ‘violenza assistita’ e gli orfani di femminicidi costituisce una priorità di Regione Lombardia. È anche uno degli assi strategici del Piano Quadriennale per le politiche di parità, di prevenzione e di contrasto alla violenza conto le donne 2020/2023.

Ne hanno parlato l’assessore regionale alla Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, il Prefetto di Milano Renato Saccone, il Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti Raffaele Cannizzaro. All’incontro ‘Il sostegno pubblico alle vittime di reati violenti’,  in videoconferenza dalla Prefettura di Milano, presenti anche  i rappresentanti delle Forze dell’ordine e dei Centri Antiviolenza.

Approccio sistematico nel sostegno in casi di femminicidi

“Dal 2013 a oggi – ha specificato l’assessore Piani – ci stiamo approcciando a questo tema in maniera sistematica. Siamo partiti da una puntuale analisi del fenomeno, per arrivare alla definizione di assi strategici che aderiscano ai bisogni di tutte le vittime di violenza. Le donne, ma anche chi assiste o ne subisce la perdita, ossia i figli minori, o maggiorenni della vittima”.

“Oggi che – ha aggiunto Piani – la presenza sul territorio dei centri antiviolenza, che costituiscono la diramazione operativa di Regione Lombardia nel contrasto alla violenza di genere, è ormai capillare possiamo concentrarci su ulteriori aspetti nella lotta a questo odioso fenomeno. Per questo abbiamo messo in campo un fondo sperimentale per accompagnare nella difficile strada della vita, gli orfani di femminicidio”.

FemminicidiAumento del numero di figli vittime

Stando ai dati forniti da un recente report di Polis Lombardia (‘Le invisibili’), il numero di vittime con figli, nel 2020, è infatti più che raddoppiato (incremento del 102%). Durante il periodo del lockdown è aumentato notevolmente il totale dei figli che assistono alle violenze (+85,6%) e leggermente anche il numero dei figli che la subiscono direttamente (incremento del 2,6%).

L’esposizione alla violenza domestica può essere alla base di una pluralità di disturbi e può richiedere diversi sforzi per gestirli. Per questo è fondamentale mettere in campo fondi per il sostegno assistenziale, medico, scolastico e alla formazione al lavoro.

“L’ Ats di Brescia si occuperà dell’attuazione della misura sperimentale – ha concluso Piani – . L’Ats ha già avviato una sperimentazione relativa a progetti per donne minorenni vittime di violenza e di violenza assistita. Per finanziarla, al momento, sono state messe in campo risorse fino a 262.000 euro”.

str/ram

Iscriviti ai nostri canali di messaggistica

Condividi questo articolo sui tuoi profili social

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin

Consigliati per te

leva civica giovani
Si è svolto mercoledì 24 aprile, all'auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, l'evento 'Destinazione Leva Civica' della Lombardia. L'iniziativa - rivolta ai giovani ...
invecchiamento attivo
Ammontano a 4 milioni di euro le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia per fa ...
bresso bus disabili
Grazie a Regione Lombardia, l'ASD GS Bresso 4 ha ricevuto un nuovo bus attrezzato per il trasporto di persone con limitata mobilità. Il mezzo è stato c ...
donne protocollo violenza
È stato firmato in Prefettura a Milano il nuovo protocollo fra Regione Lombardia e Prefetture per il

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Pierfrancesco Gallizzi - Reg. Trib. di Milano n° 14772/2019 del 7 novembre 2019

© Copyright Regione Lombardia tutti i diritti riservati - C.F. 80050050154 - Piazza Città di Lombardia 1 - 20124 Milano

Sei un giornalista?

Richiedi l’iscrizione al nostro canale Telegram privato per ricevere tutte le notizie in anteprima