Fiume Mera, ok a ‘Schema di intenti’ per rigenerazione bacino idrografico

Mera ok Schema di intenti
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Obiettivo valorizzare le aree attraversate dai corsi d’acqua

Cambiamenti climatici generano impatti sempre più forti

La Giunta regionale, su proposta degli assessori al Territorio e Protezione civile e all’Ambiente e Clima, ha approvato un importante provvedimento per il fiume Mera. In particolare, ha il via libero lo schema del documento d’intenti per la valorizzazione dei territori attraversati dal corso d’acqua. Lo scopo è infatti quello di dare successiva attuazione ad una delle misure del progetto ‘Interreg Italia Svizzera GE.RI-KO‘. Il Mera, lungo circa 50 chilometri,  nasce in Svizzera e si getta nel lago di Como a Gera Lario (Como).

Fiume MeraFiume Mera

Tra le finalità individuate dal documento del futuro ‘Contratto di Fiume, ci sono la protezione e la tutela degli ambienti naturali e della biodiversità autoctona. Sono comprese anche la salvaguardia delle acque e del paesaggi. Inoltre, particolare attenzione è data alla difesa del suolo, all’uso compatibile degli ambiti fluviali e delle risorse fluviali.

Risorse idriche

“Un percorso, – ha spiegato l’assessore al Territorio e Protezione civile – che coinvolge diversi soggetti tra cui Comuni, Provincia di Sondrio, associazioni e Regione Lombardia.  L’obiettivo è infatti quello di realizzare attività condivise a sostegno di una strategia tra Italia e Svizzera. Lo scopo è quindi quello di determinare un cambiamento nella gestione delle risorse idriche comuni tra i due Stati”.

Sviluppo sostenibile

“Il processo che ne seguirà – ha aggiunto – avrà un impatto significativo nei territori interessati. In particolare per quanto riguarda la qualità ambientale del corso d’acqua e della sicurezza idraulica, a supporto cioè di uno sviluppo sostenibile della valle. Grande è infatti l’attenzione di Regione Lombardia per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idraulico. Questo impegno si somma agli altri numerosi interventi messi in atto per prevenire i rischi connessi, come  a esempio, gli eventi calamitosi”.

Bacini idrografici

“I cambiamenti climatici – ha quindi evidenziato l’assessore all’Ambiente e Clima – stanno avendo un impatto molto forte sui territori. La nostra Regione vuole così sostenere le aree attraversate dal fiume Mera con azioni di adattamento ai fenomeni generati dal cambiamento climatico. Azioni che vedono cioè la collaborazione attiva tra istituzioni italiane e svizzere. Queste permetteranno infatti di salvaguardare le valenze ambientali del fiume e del territorio che lo circonda. Tutto ciò in un’ottica di sostenibilità, di salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente e di tutela delle acque“.

Ogni soggetto firmatario sarà, infine,  parte attiva del processo partecipativo che condurrà alla sottoscrizione del Contratto di fiume Mera.

ver/ram

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