Immigrazione, De Corato: Lombardia contraria a nuovo decreto sicurezza

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Lombardia contraria al nuovo decreto sicurezza. L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, lo ribadirà mercoledì 2 dicembre, in video conferenza durante la riunione della Commissione Speciale Immigrazione della Conferenza delle Regioni sul decreto sicurezza. Atto sul quale è stata posta la fiducia oggi alla Camera dei Deputati.

Parere contrario di Regione lombardia

Nei giorni scorsi durante la riunione della Commissione ho espresso il parere contrario della Regione Lombardia, condiviso anche da Veneto, Liguria e Friuli Venezia Giulia al nuovo decreto sicurezza che cancella i decreti ‘Salvini’. Parere che ribadirò mercoledì durante un’altra seduta della Commissione”.

Effetti devastanti dopo cancellazione decreti Salvini

“Gli effetti di questo provvedimento – sottolinea De Corato – in un momento già tanto difficile per gli italiani, ricadranno a livello sociale, economico e sanitario, esclusivamente sulla popolazione.  Con le modifiche previste, diventa impossibile il rimpatrio degli immigrati che giungono in Italia ed è ripristinato il soggiorno per motivi umanitari al quale si aggiungono nuovi permessi come, ad esempio, quello per motivi climatici. Questo provvedimento riforma, inoltre, anche il sistema di accoglienza, ripristinando la possibilità di ospitare i richiedenti asilo. Ciò comporta, visto che nel decreto è prevista la clausola di invarianza finanziaria, che per sostenere l’aumento dei costi, verranno di conseguenza sottratte risorse ai rimpatri ed espulsioni. Insomma effetti devastanti dopo la cancellazione dei decreti ‘Salvini'”.

“A questo – rimarca quindi l’assessore – si aggiungono gli ampliamenti ad alcune forme di permesso di soggiorno, come quella per le cure mediche. Si tratta di un permesso grazie al quale l’immigrato potrà rimanere in Italia in caso di problemi di salute. Non sarà più richiesta la presenza di ‘condizioni di salute di particolare gravità’ bensì di ‘gravi condizioni di salute psico-fisiche o derivanti da gravi patologie'”.

Ad oggi 112.000 clandestini presenti in Lombardia

“Questo graverà tantissimo sulla nostra regione, sulla quale già adesso grava il peso delle cure mediche che forniamo agli oltre 112.000 clandestini presenti. Insomma – conclude De Corato- si tratta di un provvedimento a favore degli scafisti criminali che evidentemente non conoscono il Covid e la crisi. Da inizio anno ad oggi, sulle coste italiane, sono sbarcati 32.542 richiedenti asilo quasi il triplo rispetto al 2019”.

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