Niardo/Bs, Caparini: in arrivo risorse per ripristinare danni da maltempo

Niardo BS risorse in arrivo
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Saranno destinati a sfollati e attività economiche e commerciali colpite. Predisposto sistema per monitoraggio colate e allertamento popolazione

In arrivo risorse per il ripristino dei danni causati dal maltempo in Valcamonica dello scorso 27 e 28 luglio.

Proseguono infatti gli interventi per la messa in sicurezza e il ripristino dei territori della Valcamonica duramente colpiti dal maltempo nel luglio scorso.
Il punto della situazione sulle attività svolte e gli interventi da completare è stato fatto durante la conferenza stampa convocata a Niardo, uno dei comuni più colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che provocarono esondazioni ed evacuazioni dagli edifici.

All’incontro con i giornalisti ha partecipato l’assessore regionale al Bilancio e finanza Davide Caparini.

Presenti anche il presidente della Comunità Montana Valle Camonica Alessandro Bonomelli e il sindaco di Niardo Carlo Sacristani.

In arrivo risorse per Niardo/BS e altri Comuni

“Regione Lombardia, intervenuta immediatamente, ha messo a disposizione 6,3 milioni di euro” afferma Caparini. “Sosterranno gli interventi con cui fare fronte ai danni riportati nei Comuni di Niardo, Braone, Ceto e Losine causati dal maltempo del 27 e 28 luglio 2022”.

“A seguito delle richieste inoltrate da Regione lo scorso 6 ottobre – prosegue Caparini – il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio ha firmato l’ordinanza legata alle iniziative di urgenza che assegna risorse per 3,25 milioni di euro. Si sta predisponendo inoltre un sistema di monitoraggio delle colate sui torrenti e il relativo sistema di allertamento della popolazione”.

Con gli eventi meteorologici che hanno colpito l’area, si sono verificati allagamenti, danneggiamenti alle infrastrutture viarie, a edifici pubblici e privati. Alla rete dei servizi essenziali e alle attività economiche e produttive. Da subito Regione e gli enti locali si sono attivati per fronteggiare le conseguenze delle colate detritiche fuoriuscite dagli alvei dei torrenti Valle di Cobello e Valle del Re.

L’ordinanza

“Con questa ordinanza – spiega l’assessore – si entra in una nuova fase della gestione del post emergenza”. Si procede infatti alla stesura del piano con le misure e interventi a favore della popolazione. Sia per la rimozione di situazioni di pericolo che per il ripristino di alcune funzionalità.
In particolare, l’ordinanza consente di assegnare contributi mensili per le persone sgomberate. L’importo è compreso tra 400 e 900 euro, in base alla composizione del nucleo familiare.

Inoltre, si attivano misure economiche per le abitazioni delle famiglie colpite (fino a 5.000 euro) e per la ripresa delle attività economiche (fino a 20.000 euro). L’ordinanza prevede anche la possibilità, per i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati o legati ad attività commerciali ed economiche (anche agricola), di chiedere agli istituti bancari una sospensione delle rate dei mutui.

“Complessivamente le risorse per questi Comuni e i loro abitanti, in due mesi, ammontano già a circa 10 milioni di euro, corrispondenti a una buona parte dei 15 milioni stimati nel post emergenza per le opere di messa in sicurezza. Un grandissimo risultato” prosegue l’assessore Caparini. “Frutto del lavoro di squadra tra Regione, le direzioni generali di Territorio e Protezione civile, UTR, Arpa, la Provincia, la Comunità Montana e dei Comuni. Enti che si sono messi a sistema con la massima disponibilità. Stringendo il più possibile i tempi. Lavorando con impegno durante tutto il mese di agosto. Regione Lombardia continuerà la sua attività di ricognizione delle necessità di questo territorio e della sua popolazione”.

Buon inizio

“È un buon inizio rispetto al disastro che è avvenuto” ha detto il presidente della Comunità Montana Alessandro Bonomelli. “Mi pare che ancora una volta Regione abbia dimostrato una certa sensibilità e abbia dato immediatamente risposte positive”.

“Siamo soddisfatti che Regione Lombardia abbia autorizzato 7 ‘somme urgenze’ sul reticolo idrico principale per mettere in sicurezza il nostro abitato. La mia preoccupazione  – ha sottolineato il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani – è per i privati. Spero arrivino i ristori, in quanto tante persone sono ancora fuori casa. Molte non hanno più le loro attività. Spero proprio che vi siano ristori anche per loro”.

Il primo intervento da 1,3 milioni

Con 1,3 milioni di euro, resi disponibili nell’immediato da Regione Lombardia, l’UTR Brescia (Ufficio territoriale Regionale) aveva attivato 7 interventi in somma urgenza. Si tratta del ripristino delle sezioni idrauliche e della funzionalità delle opere di difesa esistenti. I Comuni, invece, con un importo complessivo di circa 615.000 euro, ne avevano attivati 12.

5 milioni stanziati a inizio agosto

A inizio agosto, Regione Lombardia aveva stanziato 5 milioni di euro. Con questi fondi, i diversi enti (UTR, Comunità Montana, Comune) stanno affrontando in modalità coordinata le necessità più urgenti. Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela della pubblica incolumità. Si tratta della realizzazione di interventi in somma urgenza per il parziale ripristino delle capacità di invaso delle opere e degli alvei. Ma anche di interventi urgenti per la realizzazione di opere di regimazione idraulica. Nonché l’installazione di un sistema di monitoraggio e allerta delle colate detritiche.

Un sistema di monitoraggio

Tra gli interventi previsti e finanziati con lo stanziamento regionale da 5 milioni di euro, figura l’installazione di un sistema di monitoraggio delle colate sui torrenti alluvionati. Ed anche il relativo sistema di allertamento della popolazione. Un sistema simile a quello già in uso nella vicina Val Rabbia e lungo il corso del fiume Ble, entrambi in territorio bresciano.

Lo stato di emergenza

A seguito della richiesta della Regione per il riconoscimento dello stato di emergenza, il Consiglio dei ministri ha deliberato l’8 settembre 2022, con un primo stanziamento di 3,25 milioni di euro.

Le richieste per la ripresa produttiva

Per quanto riguarda il settore agricolo primario, il patrimonio zootecnico e le strutture di allevamento, la Giunta Regionale ha approvato una richiesta danni al Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari forestali). Essa ammonta a 1,4 milioni di euro. I fondi saranno utilizzati per favorire il recupero dei danni economici e la ripresa delle attività produttive.

 

 

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