“Il 22 maggio, ci sia consentito, si celebra l’essere lombardi e italiani. Perché, nessuno meglio di ‘Don Lisander’, come direbbe il cittadino milanese, seppe ascrivere a valore universale l’operosità, l’umiltà e la solidarietà della nostra gente. Quel mondo di valori che dalla dimensione del ‘piccolo’ e del ‘particolare’ contribuisce alla grandezza e alla totalità del disegno umano e divino”. Così il presidente Attilio Fontana in visita alla casa museo di Alessandro Manzoni, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Milano per le celebrazioni del 150° anniversario della morte del grande scrittore.
Approccio ancora attuale
Manzoni, Fontana: racconta ai lombardi la storia di oppressi e oppressori
“Grazie, dunque, – ha concluso il governatore – per esser testimone di questa esperienza di sapere e conoscenza, di cultura, spiritualità e amore per la Lombardia. Nel segno dell’eredità manzoniana, eredità letteraria, umana, sociale e politica”.