Entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 il piano regionale triennale 2024-26 per l’eradicazione, controllo e contenimento delle nutrie. Lo stanziamento di 1,2 milioni di euro è a favore di province e Città metropolitana. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.
“Con questo nuovo piano triennale – dichiara l’assessore Beduschi – prosegue il lavoro che da tempo sta impegnando Regione ed enti locali per contrastare questa specie invasiva. Specie che arreca non solo pesantissimi danni all’agricoltura, ma mette seriamente a rischio l’equilibro idrogeologico e la sicurezza, danneggiando gli argini dei corsi d’acqua e delle strade sovrastanti”.
Oltre 2 milioni di esemplari in Lombardia
Secondo le stime in possesso, la popolazione della nutria supera in Lombardia i 2 milioni di esemplari. L’attività di controllo svolta nel periodo 2020-2022 ha portato allo smaltimento di oltre 210.000 capi, tramite l’attuazione dei piani locali delle province e della Città metropolitana. In conformità alle prescrizioni del Piano regionale.
I criteri del piano di contrasto alle nutrie
Per il piano triennale 24-26 le risorse finanziarie messe a disposizione (400.000 euro per ogni annualità) saranno assegnate con un criterio che prevede di ripartire il 10% della somma complessiva in parti uguali tra province e Città metropolitana. Il 90% dei fondi sarà assegnato proporzionalmente sulla base dei dati storici dell’ultimo triennio relativi al numero di nutrie smaltite.
“Il meccanismo di riparto dei fondi – sottolinea Beduschi – è un incentivo all’impegno di tutti i territori, a partire dai Comuni. Scriverò personalmente a tutti i sindaci, che sollecito ad attivarsi al massimo affinché l’attività sia svolta nel modo più possibile uniforme. Soprattutto in pianura dove il problema è più evidente”.
Collaborazione tra istituzioni
Il piano di contrasto alle nutrie prevede tra l’altro, l’equiparazione al contenimento del cinghiale. Quella alla nutria non è considerata caccia, ma contenimento di specie invasiva. Le province, inoltre, potranno istituire delle ‘centrali operative‘ di coordinamento con prefetture, comuni, consorzi di bonifica, associazioni agricole e venatorie, per monitorare i risultati e condividere obiettivi. I corsi per operatori abilitati al controllo della nutria verranno erogati anche online.
“Regione Lombardia – conclude l’assessore Beduschi – continuerà a coordinare le attività degli enti locali in questo lavoro necessariamente lungo, che deve però essere capillare, nei confronti di una specie assolutamente dannosa, da contenere fino all’eradicazione”.