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Malghe, alpeggi e rifugi: bando per gestione idrica. Sertori: un successo

piccoli bacini 2023 Lombardia

Sono 96 le domande presentate per il bando regionale della Lombardia ‘Piccoli bacini 2023’, per investimenti totali di circa 10.006.962 euro e una richiesta di contributo regionale per 7.622.051 euro.

Il bando regionale ‘Piccoli bacini 2023’ della Lombardia

Massimo Sertori“Il bando – dichiara l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori – promuove infatti il miglioramento della gestione della risorsa idrica nei territori montani sostenendo concretamente l’attività agricola (malghe e alpeggi) e ricettiva (rifugi) e le funzioni di antincendio boschivo“. “La risposta ottenuta – continua Sertori – evidenzia infatti quanto l’iniziativa proposta soddisfi un’esigenza reale dei territori montani”.

Finanziamento da 5,6 milioni a fondo perduto

La misura finanzia quindi con 5,6 milioni di euro a fondo perduto interventi di realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli bacini e sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque, nonché dei relativi sistemi di adduzione e distribuzione. Le risorse sono quindi destinate a enti pubblici e a soggetti privati, quali Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità Montane, imprese agricole, proprietari e gestori di malghe, alpeggi e rifugi e consorzi forestali e d’alpeggio.

Sostegno Regione Lombardia a economia della montagna

Regione Lombardia – conclude l’assessore Sertori – considera di primaria importanza supportare le attività economiche che salvaguardano il territorio montano e contrastano lo spopolamento delle aree decentrate”.

Gli interventi finanziabili

Gli interventi finanziabili sono quindi:

  • realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli invasi e sistemi di raccolta e riuso delle acque;
  • creazione, ripristino e manutenzione straordinaria di sistemi di adduzione e distribuzione delle acque, anche in pressione, collegati agli invasi o ai sistemi di raccolta di acque;
  • realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di punti di abbeverata (vasche, pozze, etc);
  • ampliamento e manutenzione straordinaria di vasche fisse o mobili di raccolta delle acque per l’antincendio boschivo, nonché dei relativi sistemi di adduzione;
  • creazione e manutenzione straordinaria di impianti di filtraggio, trattamento e potabilizzazione delle acque;
  • realizzazione di nuove vasche fisse o mobili per l’antincendio boschivo se ricadenti nei territori in classe di rischio degli Enti con competenza AIB 3 (elevata) di cui al Piano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023.

I contributi

È previsto infatti un contributo fino al 50% (estendibile al 90% per soggetti beneficiari i Comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti e le Comunità Montane) della spesa dell’intervento ritenuta ammissibile e realizzabile entro il 31 ottobre 2025.

Il quadro delle richieste

Di seguito, ecco quindi il quadro delle domande presentate e dei contributi richiesti, suddivisi per Province di appartenenza.

  • Bergamo: 2.298.358 euro per 29 interventi;
  • Brescia: 2.287.987 euro per 30 interventi;
  • Como: 438.110 euro per 6 interventi;
  • Lecco: 526.271 euro per 7 interventi;
  • Pavia: 189.900 euro per 2 interventi;
  • Sondrio: 1.760.581 euro per 20 interventi;
  • Varese: 120.840 euro per 2 interventi.
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