Visita dell’assessore regionale Barbara Mazzali all’azienda di moda sostenibile Prism di Milano.
“La moda lombarda non è solo sinonimo di stile e innovazione, ma anche di umanità, coraggio e seconde possibilità. È questo Prism, un’azienda milanese che dimostra come l’eccellenza possa nascere anche dal reinserimento professionale di chi ha attraversato momenti difficili, ma possiede competenze preziose. Qui, persone provenienti da percorsi di fragilità – migranti, ex detenuti, donne in difficoltà, persone con disabilità – trovano un’occasione concreta per rimettersi in gioco, attraverso la formazione e il lavoro”. Lo ha dichiarato Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, al termine della visita presso Prism, impresa benefit che opera nel cuore di Milano.
Solidarietà, moda e visione
Prism è molto più di una realtà solidale: è una vera impresa della moda, altamente professionale e fondata su una visione contemporanea, inclusiva e sostenibile. Con 20 dipendenti provenienti da tutto il mondo, realizza capi di alta qualità attraverso l’upcycling e il riciclo creativo di materiali e abiti invenduti, combinando l’artigianalità italiana con l’innovazione dei processi.
“La forza di Prism – ha aggiunto Mazzali – sta nella capacità di trasformare non solo i tessuti, ma anche le storie. Qui le persone non vengono scelte per compassione, ma per il loro talento e la voglia di ricominciare. È questo il volto più autentico e visionario della moda lombarda”.
La moda sostenibile di Prism: i servizi innovativi
L’azienda ha sviluppato una serie di servizi che la rendono un punto di riferimento nel settore: produzione conto terzi per brand nazionali e internazionali, mantenendo alti standard di qualità; repairing Hub, il primo servizio in Italia di riparazione sartoriale in-store per i partner del fashion; progetti Epr (Extended Producer responsibility), e upcycling, in collaborazione anche con università, per ridare vita agli scarti tessili. E ancora debranding e disassembly, per smontare e rigenerare i capi, creando nuove collezioni sostenibili.
Corso d’italiano per stranieri in azienda
Un’ultima, significativa nota: a fine giornata, dopo l’orario di lavoro, all’interno dell’azienda parte un corso serale di lingua italiana per i dipendenti stranieri. Un gesto semplice ma potente che racconta un’idea di impresa come comunità, dove il lavoro è anche crescita, riscatto e integrazione.
“È questo – ha concluso Mazzali – il tipo di eccellenza che vogliamo sostenere: fatta di mani sapienti, storie forti e materiali rigenerati. Perché la moda lombarda guarda al futuro, ma senza dimenticare nessuno”.